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Farm to Fork, l'UE si dota di un codice di condotta per pratiche commerciali sostenibili. Barilla e Ferrero tra i 65 firmatari
Stella Kyriakides, commissaria europea alla Salute

Farm to Fork, l'UE si dota di un codice di condotta per pratiche commerciali sostenibili. Barilla e Ferrero tra i 65 firmatari

Riduzione sprechi, una catena alimentare climaticamente neutrale entro il 2050, riduzione dell'impronta ambientale della filiera agroalimentare: i firmatari si impegnano a realizzare otto obiettivi per modelli di consumo più sostenibili. La proposta di Bruxelles al prossimo vertice ONU sui sistemi alimentari

Bruxelles – Coop Italia, Barilla e Ferrero: ci sono anche queste tre realtà imprenditoriali italiane nella lista dei 65 firmatari tra associazioni, produttori e distributori alimentari che oggi (5 luglio) hanno aderito al primo Codice di condotta europeo sulle pratiche commerciali e di marketing alimentare responsabile, lanciato dalla Commissione europea nel quadro della Strategia Farm to Fork. Sarà presentato da Bruxelles al prossimo Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari che si terrà a settembre.

Gli obiettivi

Le aziende firmatarie del Codice di condotta

Chi firma o firmerà si impegna a perseguire una serie di obiettivi (sette in tutto) che dovrebbero sostenere il passaggio a modelli di consumo sani e sostenibili, un impegno che può coinvolgere tutti gli attori della filiera e rendere più facile per i consumatori la scelta di cosa comprare e mangiare, per “diete sane e sostenibili” in linea con quelle promosse dalla Farm to Fork.

In primis, il codice si fissa l’obiettivo di promuovere un’alimentazione sana, equilibrata e sostenibile per tutti i consumatori europei, che deve passare per una riduzione dell’impronta ambientale del consumo alimentare entro il 2030. Segue l’obiettivo della riduzione del 50% dei rifiuti alimentari entro il 2030 e degli sprechi di cibo lungo le catene di produzione e fornitura alimentare; una catena alimentare neutra climaticamente (che non produce nuove emissioni) entro il 2050; l’aumento della circolarità e del riuso delle risorse; la crescita economica sostenuta, inclusiva e sostenibile, che passi attraverso un miglioramento delle condizioni di occupazione e lavoro; partnership internazionali e approvvigionamento sostenibile, che significa, ad esempio, ridurre l’impatto sulla deforestazione di cui le imprese europee sono responsabili.

Le aziende firmatarie

A essere coinvolti sono gli attori lungo la catena alimentare, dalle aziende ai trasformatori degli alimenti agli operatori della ristorazione dei servizi ricettivi, “rendendo più facile per i consumatori scegliere diete sane e sostenibili”. Dopo il lancio di oggi, il codice rimarrà aperto per la sottoscrizione in qualunque momento. I firmatari attuali e futuri si impegnano alla trasparenza sui progressi loro impegni: questo significa che le grandi aziende dovranno fornire un rapporto annuale sui loro progressi nel raggiungimento di questi obiettivi, che sarà presentato entro la fine di aprile di ogni anno. Per le piccole e medie imprese che non sono in grado di riferire ogni anno – precisa l’UE – c’è la possibilità di fornire rapporti semplificati una volta ogni due o tre anni sui loro impegni e sui dati corrispondenti alle loro attività.

Le associazioni firmatarie

Il codice è stato presentato questa mattina nel corso di un evento virtuale con le parti industriali e con alcuni commissari dell’Esecutivo europeo. E’ stato sviluppato con le associazioni e le aziende dell’UE, con il contributo di “organizzazioni internazionali, ONG, sindacati e associazioni di categoria”, spiega la Commissione. “Segniamo uno dei primi risultati del nostro lavoro nell’ambito della strategia Farm to Fork verso un sistema alimentare sano ed ecologico. Una stretta cooperazione tra tutti gli attori è essenziale per ottenere una transizione di successo verso sistemi alimentari sostenibili”, ha detto la commissaria europea per la Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, tra i membri del collegio a partecipare al lancio.

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