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Giustizia ambientale, gli eurodeputati convalidano l'accordo politico sulla revisione del regolamento Aarhus

Giustizia ambientale, gli eurodeputati convalidano l'accordo politico sulla revisione del regolamento Aarhus

L'atto che applica la Convenzione internazionale di Aarhus del 1998 sull'accesso pubblico ai processi decisionali e alla giustizia in materia ambientale. L'accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio a luglio, convalidato dalla commissione parlamentare per l'Ambiente (ENVI), approda ora al voto in plenaria

Bruxelles – Di rientro dalla pausa estiva, gli eurodeputati della commissione Ambiente (ENVI) del Parlamento europeo hanno convalidato il primo settembre l’accordo politico raggiunto con il Consiglio sulla revisione del regolamento (1367/2006) con cui l’Unione Europea applica la Convenzione internazionale di Aarhus in materia di giustizia ambientale. Il trattato internazionale risale al 1998, sottoscritto per garantire all’opinione pubblica l’accesso alle informazioni e la partecipazione ai processi decisionali che riguardano le questioni ambientali. Ma secondo l’UE era necessaria una revisione per applicarla in maniera più conforme agli obiettivi ‘verdi’.

https://twitter.com/EP_Environment/status/1433000513730134017?s=20

Il compromesso raggiunto con il Consiglio il 12 luglio è stato approvato in ENVI con 65 voti a favore, 14 contrari e due astenuti, e ora dovrà approdare al voto della plenaria. Tra le modifiche principali, l’accordo prevede che non saranno più solo organizzazioni non governative (ONG) a poter presentare una richiesta di revisione interna a un’istituzione o un organo dell’UE che ha adottato, o avrebbe dovuto adottare, un atto amministrativo, sulla base del fatto che questo atto o omissione viola il diritto ambientale. Con la revisione, la possibilità è estesa a gruppi composti da almeno 4mila cittadini, di cui almeno 250 da ciascuno di almeno cinque Stati membri (che dovranno essere rappresentati da una ONG o un avvocato).

Si procede anche a una estensione sia degli atti amministrativi da coprire sia della portata di tali atti. Finora era possibile richiedere il riesame solo degli atti amministrativi che riguardano direttamente gli obiettivi di politica ambientale, mentre secondo l’accordo qualsiasi atto amministrativo che va contro il diritto ambientale dell’UE può essere soggetto a revisione, indipendentemente dai suoi obiettivi politici. Sempre dietro richiesta del Parlamento europeo, sarà ampliata la portata degli atti: sanno coperti gli atti di natura ‘individuale’ (che riguardano direttamente una persona), ma anche qualunque atto amministrativo non legislativo di ‘portata generale’.

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L'atto che applica la Convenzione internazionale di Aarhus del 1998 sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale. Anche i cittadini potranno ora richiedere un riesame delle decisioni amministrative per la loro conformità con il diritto ambientale dell'UE, estesa anche la portata degli atti da portare sotto la lente di osservazione