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Giovannini a Bruxelles: il
Enrico Giovannini

Giovannini a Bruxelles: il "Fit for 55" non deve esser fatto sulle spalle dei più deboli

"Qui non si tratta di cambiare solo gli elementi tecnologici o i carburanti, ma è una vera e propria riorganizzazione del modo in cui il sistema produttivo funziona"

Bruxelles – Gli obiettivi climatici del Pacchetto “Fit for 55” non devono essere perseguiti scaricandone i costi sui più deboli e sulla competitività. E’ questo l’ammonimento del ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini, espresso a Bruxelles, al temine del vertice con i ministri dei Trasporti dei Ventisette.

“C’è voglia da parte di tutti di chiudere al più presto il negoziato sul pacchetto fit for 55 sulla sostenibilità, ma serve coerenza“, ha ammonito il ministro, ricordando che “qui non si tratta di cambiare solo gli elementi tecnologici o i carburanti, ma è una vera e propria riorganizzazione del modo in cui il sistema produttivo funziona”. Secondo Giovannini “quindi c’è tantissimo da fare, e credo che la presidenza francese voglia accelerare. Nei prossimi mesi vanno sciolti nodi cruciali per evitare – ha sottolineato – che questa scelta, che è corretta, si scarichi su competitività e più deboli“.

Scendendo poi nel dettaglio, rispondendo alle domande dei giornalisti circa le strutture che possono consentire una significativa diffusione delle auto elettriche, il Ministro ha ribadito che “per le colonnine di ricarica elettrica i piani già esistono, e con il Recovery fund prevediamo di accelerare, tenendo presente che la condizione tra auto e camion è diversa”. Secondo Giovannini “la scelta verso l’elettrico per le automobili credo sia chiarissima. Ma si tratta di una scelta per tutto il settore automotive, e qui ci sono grandi attività di business”. 

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