HOT TOPICS  / Invasione russa in Ucraina Qatargate Coronavirus Fit for 55 Energia Allargamento UE Hge Agrifood
Rischi da clima, solo un'impresa agricola su dieci si assicura. Ma ora le emergenze vengono dalla crisi geopolitica

Rischi da clima, solo un'impresa agricola su dieci si assicura. Ma ora le emergenze vengono dalla crisi geopolitica

Dall'evento di Eunews dedicato al tema gli esperti tutti d'accordo che le coperture dai rischi sono un investimento e non un costo. Per fronteggiare le crisi attuali non bastano le polizze e la nuova Pac è inadeguata sotto molti aspetti

Roma – Fronteggiare le crisi nel mondo dell’agricoltura attraverso le assicurazioni. Nel secondo panel dell’evento di Eunews dedicato alla nuova PAC, i protagonisti hanno tutti insistito estendere il tema non solo alle avversità climatiche ma anche alla crisi delle merci esplosa per ragioni geopolitiche.   Coperture assicurative per le imprese agricole che in un quadro semi obbligatorio coinvolgono ancora troppo pochi soggetti, poco più del 10 per cento e concentrate in sole cinque regioni, nonostante gli sconvolgimenti del clima colpiscano ormai tutta la penisola, la siccità al nord e le alluvioni che colpiscono da diversi anni il sud.

“Purtroppo l’agricoltore vede l’assicurazione come un costo”, sostiene il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella. “Ora si sta rimettendo in discussione la PAC e dobbiamo produrre di più, capisco che i problemi oggi sono altri ma la questione ambientale non è svanita, cerchiamo di non prendere decisioni di pancia”. Invita perciò a usare “la tecnologia per bilanciare la gestione del rischio ambientale” con altri eventi come la mancanza di risorse e “altri shock che possono accadere”.

Zootecnia in ginocchio ma è “una crisi che colpisce un po’ tutti i settori dell’agricoltura” ha spiegato Camillo Zaccarini Bonelli di ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), che ha ricordato come in questa fase sia necessario adeguare i sostegni alle aziende, suggeriti in corso d’opera al ministero e a livello europeo la proposta di “tornare alle scorte strategiche” dopo che per tanti anni le produzioni sono state limitate. Zaccarini Bonelli però insiste sul cambio di passe nelle decisioni di Bruxelles: “Una riforma della PAC che è durata per due anni, l’Europa nelle procedure non può essere così lenta”.

Molto critico sulla nuova Politica agricola comune, Luigi Scordamaglia di Assocarni e Filiera alimentare: “Abbiamo fatto una riforma con esigenze di sostenibilità ma nel frattempo il mondo è cambiato e la ripresa sarà ancora più lenta rispetto alla crisi della pandemia. Non possiamo pensare che la PAC non servirà più dal 2027”. Attacco pesante anche sul programma Farm to Fork, la proposta della Commissione “per la quale non c’è stato nessun trilogo, né discussione sulla valutazione d’impatto”.

Nel dibattito, la crisi per l’approvvigionamento delle merci primarie come grano e mais e di altri prodotti della filiera agricola, prende il sopravvento sulle coperture assicurative per i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Tuttavia, questo strumento resta molto importante per la sostenibilità del credito secondo Massimo Pasquali di Banco BPM, l’istituto vocato da decenni nel sostegno finanziario delle imprese agricole. “Da tempo abbiamo creato un percorso del credito dedicato con un dialogo costante con gli imprenditori per intervenire rapidamente in tutte le crisi”. I prestiti bancari sono legati alle assicurazioni per le attività strategiche delle aziende agricole e nella gestione del credito “cerchiamo di capire quanto sono attente alla copertura dei rischi che non è un costo ma un investimento”.

ARTICOLI CORRELATI

Ucraina, Parlamento UE:
Agricoltura

Ucraina, Parlamento UE: "Azione urgente per la sicurezza alimentare"

Sostegno immediato all'Ucraina per garantire la produzione, corridoi 'verdi' per agevolare il passaggio di beni alimentari primari, diversificazione delle fonti di importazione e aumento della produzione agricola interna. Le richieste degli eurodeputati nella risoluzione approvata in mini plenaria sul piano della Commissione per la sicurezza agroalimentare
Innovazione al centro dell'agricoltura sostenibile. In Italia la leva è il Pnrr, ma le risorse vanno spese bene e in fretta
Agricoltura

Innovazione al centro dell'agricoltura sostenibile. In Italia la leva è il Pnrr, ma le risorse vanno spese bene e in fretta

Agricoltura di precisione, banda larga nelle zone rurali e digitalizzazione, ma anche migliore gestione del suolo e delle risorse idriche. Tutte le nuove sfide dell’innovazione agroalimentare al centro dell’evento ‘L’evoluzione dell’agroalimentare italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere’ – organizzato a Roma da Eunews e Gea – Green Economy Agency