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Gli italiani pronti a ridurre i consumi per ragioni economiche, non per il clima

Gli italiani pronti a ridurre i consumi per ragioni economiche, non per il clima

Il sondaggio Eurobarometro chiede conto anche dell'atteggiamento rispetto al caro-bollette, e il 58 per cento degli adulti della Penisola adduce ragioni principalmente di portafogli

Bruxelles – Disposti a ridurre i consumi, ma non tanto per amore dell’ambiente quanto più per quello per le proprie tasche. Di fronte al caro-energia c’è una maggioranza di italiani pronta a fare sacrifici, modificare le proprio abitudini e “convinta” che si possa ricorrere di meno a riscaldamento e illuminazione domestici. Sette persone su dieci (69 per cento) si dichiarano sicure che il Paese offrirà un buon esempio in termini di meno consumi, ma per ragioni squisitamente o principalmente economiche. Più della metà degli adulti interrogati da Eurobarometro a tal proposito tra maggio e giugno (58 per cento) specifica che i sacrifici sono dettati da ragioni economiche e non per animo ‘green’. Certo, è vero che la maggior parte degli europei dichiara di essere pronto a fare la propria parte per un’Europa più sostenibile, ma di fronte a conguagli più cari il clima passa in secondo piano. Tanto è vero che di fronte alla domanda sulla volontà di pagare un conto energetico più salato per ragioni climatico-ambientali risponde “no” il 73% degli intervistati. Inoltre chi si dice pronto a ridurre i consumi, dichiara di farlo principalmente per ragioni economiche (58%).

In tal senso è da notare come gli italiani vorrebbero, allo stesso tempo, che a fare i sacrifici maggiori fossero quanto possono permetterselo di più, vale a dire i più ricchi. E’ convinzione della maggioranza dei rispondenti (51 per cento) che la metà più benestante del Paese dovrebbe essere quella fare più sforzi per ridurre i consumi.

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