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Dopo l'addio di Calenda il terzo polo si riorganizza al Parlamento Ue e accoglie l'ex-Pd Ferrandino

Dopo l'addio di Calenda il terzo polo si riorganizza al Parlamento Ue e accoglie l'ex-Pd Ferrandino

L'eurodeputato Nicola Danti (unico rimasto dopo l'elezione del leader di Azione al Senato) ha formalizzato il nuovo nome della delegazione 'Azione-Italia Viva' nel gruppo Renew Europe, dando il benvenuto al collega fuoriuscito dal Partito Democratico: "Darà un contributo importante"

Bruxelles – Il terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda prova a riorganizzarsi lì dove è nato: a Bruxelles, nel cuore del gruppo Renew Europe al Parlamento Ue. Con l’annuncio del nuovo nome della delegazione italiana – che ora è Azione-Italia Viva – l’unico eurodeputato rimasto dopo le elezioni italiane del 25 settembre, il capo-delegazione Nicola Danti, ha accolto il collega Giuseppe Ferrandino, ex-membro della delegazione del Partito Democratico, che da oggi (mercoledì 9 novembre) si accasa alla famiglia politica liberale.

Giuseppe Ferrandino Renew Europe Terzo Polo
Il nuovo membro della delegazione italiana ‘Azione-Italia Viva’ del gruppo Renew Europe al Parlamento Europeo, Giuseppe Ferrandino

“La nostra delegazione cresce, ma soprattutto si arricchisce con un collega serio e capace, che darà un contributo importante al terzo polo in Europa e Italia“, è il messaggio di benvenuto di Danti, che proprio ieri (martedì 8 novembre) aveva notificato al presidente del gruppo liberale al Parlamento Ue, il francese Stéphane Séjourné (del partito Renaissance di Emmanuel Macron), il cambio del nome della delegazione italiana, “come i gruppi del Parlamento italiano”. 

In un lungo post su Facebook, l’ex-Pd Ferrandino ha spiegato le motivazioni di “una scelta molto sofferta“, che l’ha portato ad aderire alla delegazione di Renew Europe al Parlamento Ue. “Mi ero illuso che dopo la sonora sconfitta alle politiche di settembre ci sarebbe stato uno scatto di reni [nel Pd, ndr] Invece no, la pozione alchemica ha fatto il suo lavoro, si è preso tempo impantanando tutto”, ha attaccato il suo ex-partito: “A parte i militanti, gli amministratori, i miei colleghi della delegazione di Bruxelles, non ho più nulla da condividere con questo partito“. Dopo un affondo sulla possibilità di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle – responsabile di “violenza verbale, fango, accuse e continue bullizzazioni mediatiche” – e sul fatto che “oggi il Pd non è più custode di nessuno dei valori su cui è stato fondato”, Ferrandino ha messo in chiaro che l’adesione al terzo polo risponde alla necessità di “costruire un partito, soprattutto al Sud, sarà questa la mia missione nei prossimi mesi”.

Il terzo polo a Bruxelles

Renew Europe è un gruppo politico liberale costituitosi il 2 luglio del 2019 al Parlamento Ue, a cui hanno aderito due partiti europei, il Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa (Alde) e il Partito Democratico Europeo (Pde). A Bruxelles costituisce il terzo gruppo per numero di eurodeputati (103), dopo quello del Ppe (176) e di S&D, l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (145). Del gruppo liberale fanno parte anche il segretario generale del Partito democratico europeo, Sandro Gozi – che però nel 2019 è stato eletto nella lista francese Renaissance e perciò non fa parte della delegazione italiana – e l’ex-M5S Marco Zullo come indipendente (non della delegazione del terzo polo).

Renew Europe terzo polo Calenda RenziItalia Viva aderisce al gruppo dal 12 febbraio 2020, dopo la fuoriuscita prima dell’eurodeputato Danti (subentrato il 5 settembre dell’anno precedente a Roberto Gualtieri, nominato ministro dell’Economia nel governo Conte II) dal Partito Democratico e poi della forza guidata da Renzi dal gruppo degli S&D. Parabola simile a quella di Azione e del suo leader Calenda, eletto eurodeputato nel 2019 tra le fila del Pd e dopo nemmeno sei mesi fuoriuscito per fondare la propria forza politica. Per due anni (dal novembre 2019) Azione è rimasta all’interno del gruppo degli S&D, ma il 17 novembre del 2021 ha ufficializzato la propria adesione al gruppo di Renew Europe. Con l’elezione di Calenda al Senato italiano lo scorso 25 settembre il partito è rimasto senza rappresentanza a Bruxelles, dal momento in cui il suo sostituto è l’ex-sindaco di Vicenza ed esponente del Pd, Achille Variati (il leader di Azione nel 2019 era capolista dem nella circoscrizione Italia Nord-Orientale).

Proprio in occasione delle elezioni politiche italiane il terzo polo aveva deciso di richiamarsi alla propria identità europea, inserendo nel simbolo dell’accordo elettorale tra Azione e Italia Viva il riferimento a Renew Europe. “Nasce oggi per la prima volta un’alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra che ha devastato questo Paese e sfiduciato Draghi”, aveva spiegato Calenda, a cui aveva fatto eco l’eurodeputato di Italia Viva Danti: “Si solidifica in qualcosa che vale molto più di un accordo elettorale, è un progetto per il futuro, per dare speranza e casa ai valori europeisti, riformisti e liberali come abbiamo già fatto anche in Europa, finalmente diamo slancio a Renew Europe in Italia”.

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