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Pnrr, debito e pubblica amministrazione: cosa aspetta l'Italia dalle raccomandazioni Ue
Pnrr, debito e P.A. L'italia sa già cosa attendersi dalle raccomandazioni specifiche della Commissione Ue

Pnrr, debito e pubblica amministrazione: cosa aspetta l'Italia dalle raccomandazioni Ue

La Commissione europea deve presentarle la prossima settimana, ma segnali non sono mancati in questi mesi. Il governo sa già, nei fatti, cosa verrà richiesto

Bruxelles – Fare buon uso dei soldi del Recovery Fund, che vuol dire attuare il piano nazionale per la ripresa (Pnrr), tenendo sotto controllo la spesa e quindi rispettare l’invito a politiche di bilancio prudenti. La prossima settimana la Commissione europea è attesa con il pacchetto del semestre europeo, l’insieme degli orientamenti di politica economica. Tra i documenti attesi le raccomandazioni specifiche per Paese, e per l’Italia i principali richiamo sono già stati ampiamente anticipati. 

Il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, da tempo chiede al governo Meloni di procedere con decisione ed efficacia all’attuazione degli interventi previsti dall’agenda Draghi, mentre le recenti previsioni economiche di primavera sono state l’occasione per tornare a chiedere a tutti, Italia compresa, di ridurre il debito ed eliminare le misure di sostegno pubblico varate per rispondere al caro-bollette.

A prescindere da quello che metterà sul tavolo l’esecutivo comunitario nei prossimi giorni (da calendario le raccomandazioni sono previste per il 24 maggio, ndr), il quadro per l’Italia sembra dunque essere già delineato. Riforme, quelle che servono per il Pnrr, e riduzione del debito. A questo si accompagna quella riforma della pubblica amministrazione che Bruxelles chiede da tempo e che l’attuazione del Pnrr esige ancor di più. Perché velocizzare procedure e iter risulta un fattore chiave per la realizzazione di ciò che serve per la trasformazione sostenibile e digitale dell’economia.

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