Bruxelles – Al congresso di Bucarest del Partito Popolare Europeo manca poco più di un mese. Il 6-7 marzo la famiglia politica del centro destra europea sceglierà il proprio candidato alla guida della Commissione europea, e il toto-nomi vede in prima linea la riconferma dell’attuale leader dell’esecutivo Ue, Ursula von der Leyen. “Mi pare che sia in pole position, se sarà lei la candidata, noi la voteremo“, ha dichiarato il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani.
“A Bucarest eleggeremo il nostro candidato presidente della Commissione europea, che probabilmente sarà il futuro presidente della Commissione europea, perché il Ppe vincerà le elezioni”, ha lanciato la sfida Tajani. Nel corso di un punto stampa a Bruxelles a margine del Forum ministeriale Ue-Asean, l’endorsement del ministro degli Esteri italiano, rafforzato dalla constatazione che von der Leyen “in questi ultimi mesi si è dimostrata molto attenta alle esigenze del nostro Paese“.
Una scelta, quella della figura a guida della prossima Commissione europea, che spaccherà la coalizione di governo in Italia. “A livello europeo da 30 anni siamo parte di famiglie politiche diverse, non c’è nessun accordo elettorale che imponga a Forza Italia, alla Lega e Fratelli d’Italia di far parte dello stesso gruppo politico. Siamo partiti diversi in Europa”, ha ammesso candidamente Tajani, in riferimento alle parole del segretario della Lega, Matteo Salvini, che -qui nella capitale europea pochi giorni fa – aveva definito “disastroso il mandato della leader tedesca”.