Trieste – In un ufficio passaporti di una città italiana, un funzionario zelante chiede le generalità a una donna che ha bisogno di un passaporto per Berlino. Una pura formalità. Lei, però, non si sa da dove viene, qual è la sua residenza, ma soprattutto parla una lingua sconosciuta, una lingua mai sentita nemmeno dall’interprete. E’ una profuga? Una viandante? E cos’ha di speciale quello strano linguaggio che sembra mettere in discussione tutte le radicate certezze del funzionario?
Con un gioco ironico e delicato, “Eine posto keine platz”, di Diego Marani ed Elke Burul, il primo spettacolo teatrale scritto in Europanto, la lingua anarchica, vernacolare ed effimera inventata da Marani nel 1996, indaga questa possibilità e conduce lo spettatore in un viaggio ricco di nuovi e stimolanti interrogativi, inducendolo a considerare alcuni aspetti della nostra società con occhi diversi. Lo spettacolo è in scena al Teatro dei Fabbri di via dei Fabbri, 2 a Trieste il 15 e 16 marzo 2024, alle 20.30, per la rassegna di Teatro Contemporaneo della Contrada AiFabbri2.
Il dialogo surreale, a tratti comico e spiazzante, che si instaura tra la donna misteriosa e il funzionario, metterà a confronto non solo due mondi e due culture apparentemente inconciliabili, ma attraverso il fluire di una lingua che diventa rivendicazione di diritto alla libertà e alla trasformazione, le stesse categorie di pensiero dell’uomo verranno rese permeabili a una riflessione nuova e diversa. La lingua non è solo frutto di un retaggio antico, ma espressione del pensiero che evolve, che desidera modificare se stesso e la realtà che lo circonda.
“Eine posto keine platz”
di Diego Marani ed Elke Burul
15 e 16 marzo 2024, alle 20.30
Al Teatro dei Fabbri di Trieste per la rassegna di Teatro Contemporaneo della Contrada AiFabbri2.
Regia di Giovanni Boni. Con Valentino Pagliei, Elke Burul, Giovanni Boni.
Produzione ACTIS Associazione Culturale Teatro Immagine Suono