Bruxelles – Cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale generativa, ribadendo la sicurezza delle persone come il caposaldo. Il Garante europeo della protezione dei dati (Gepd) ha pubblicato oggi (3 giugno) un documento nel quale condivide le linee guida per il trattamento e la tutela dei dati. I destinatari sono le istituzioni, gli organi, gli uffici e le agenzie dell’Unione europea.
Il Garante ha espresso con questo strumento i principi fondamentali della protezione dei dati combinandoli con esempi concreti, come alcuni suggerimenti per prevenire i rischi. Le linee guida si concentrano su una serie di indicazioni precise: una lista di controllo per gli organi europei così da capire se l’uso dell’intelligenza artificiale implica il trattamento dei dati delle persone, i casi in cui condurre una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e altre raccomandazioni essenziali. Con questo documento il Gepd ha sottolineato le sfide e le opportunità dei sistemi e degli strumenti di intelligenza artificiale generativa.
Wojciech Wiewiórowski, garante europeo per la protezione dei dati, ha commentato le linee guida: “Sono un primo passo verso raccomandazioni più ampie in risposta al panorama in evoluzione degli strumenti di intelligenza artificiale generativa”. Tutelare la privacy delle persone anche all’interno delle istituzioni europee è un passaggio fondamentale come ha tenuto a sottolineare Wiewiórowski: “Il parere pubblicato oggi è redatto con l’obiettivo di coprire il maggior numero possibile di scenari che coinvolgono l’uso dell’intelligenza artificiale generativa”.
Il Gepd è un autorità indipendente per la protezione dei dati degli Ieu, in modo che le loro azioni siano conformi alle normative dell’Ue sulla protezione dei dati, in particolare al regolamento Ue 2018/1725. Il Garante europeo sta lavorando anche per la pubblicazione di una strategia riguardante la supervisione dell’Unione europea nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.