- L'Europa come non l'avete mai letta -
mercoledì, 18 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Integrazione militare, Green Deal e risorse proprie: ecco l’agenda strategica dell’Ue

    Integrazione militare, Green Deal e risorse proprie: ecco l’agenda strategica dell’Ue

    Il programma politico per la nuova legislatura allegata alle conclusioni del vertice del consiglio europeo insiste tanto su sicurezza, difesa, Ucraina. E poi competitività. Obiettivo: Diventare più influenti nel mondo

    Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
    26 Giugno 2024
    in Politica

    Bruxelles – L’obiettivo di ampio respiro è quello di un’Unione europea più forte, in grado di rispondere alle sfide geo-politiche, climatiche e commerciali che si profilano all’orizzonte. Un impegno che i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri intendo raggiungere attraverso una promessa che è anche un programma: “Rafforzeremo la nostra capacità di agire per diventare più influenti nel mondo“. E’ il punto chiave dell’agenda strategica che i leader allegano alle conclusioni del vertice del Consiglio europeo, visionate da Eunews, e che sembra voler rilanciare quell’Europa geopolitica venuta a mancare negli ultimi anni nonostante le migliori intenzioni.

    Il punto vero, forse epocale per un’Unione nata come progetto di pace, è la declinazione meno-pacifica, qualcuno potrebbe dire ‘orwelliana’ del pilastro: la pace è investimento politico e finanziario nell’industria della difesa. “Rafforzare la nostra sicurezza e difesa e proteggere i nostri cittadini” è il titolo del capitolo dell’agenda strategica dedicato al tema. “Investiremo molto di più e meglio insieme“, l’impegno dei Ventisette, che passa per una rivoluzione copernicana tutta a dodici stelle. “Miglioreremo l’interoperabilità tra le forze armate europee“, dopo decenni di tentativi andati a vuoto. E’ il passo che segna l’inizio di una costruzione di un vero esercito europeo. Per questo i leader si impegnano a migliorare “urgentemente” le condizioni per espandere l’industria europea della difesa creando un mercato europeo della difesa meglio integrato e promuovendo appalti congiunti, progetti faro e iniziative di difesa di interesse comune in tutta l’Ue. Resta fermo il ruolo chiave della Banca europea per gli investimenti (Bei) in questo impegno.

    Per poter essere influente sullo scacchiere internazionale l’Ue intende rilanciare la propria competitività. Tra il rapporto Letta e il rapporto Draghi su mercato unico e competitività e ciò che ne potrà seguire si gioca una fetta importante  dell’agenda strategica adottata per il nuovo ciclo istituzionale 2024-2029. L’intenzione qui è rafforzare “ulteriormente” il mercato unico, “in particolare nei settori dell’energia, della finanza e delle telecomunicazioni”. Altri impegni di lavoro: completamento del mercato unico dei capitali, eliminazione delle barriere ingiustificate, “in particolare in relazione ai servizi e ai beni essenziali”, e parità di accesso al mercato unico attraverso una migliore connettività.

    Restano fermi il Green Deal e gli impegni per la sostenibilità, da cui non si torna indietro. Una nuovo ciclo istituzionale Ue all’insegna della continuità, con alleanze e soprattutto vertici di Commissione e Parlamento Ue immutati rispetto alla legislatura appena chiusa, è certamente uno strumento a sostegno di questa ambizione. Perché, come recita l’agenda strategica, resta fermo l’obiettivo di fare dell’Europa “il primo continente neutro dal punto di vista climatico”. Vuol dire tradurre in pratica la doppia transizione verde e digitale, e investire ancora di più nel ‘clean-tech’, l’insieme delle soluzioni industriali e tecnologiche per ridurre le emissioni di CO2.

    Per tutto questo serviranno risorse che l’Unione al momento non ha, e che ci si impegna a trovare. Il prossimo quadro finanziario pluriennale (Mff 2028-2034) “dovrà riflettere queste priorità”. Su questi i leader non hanno dubbi. Tutto andrà negoziato, e “a questo proposito, lavoreremo per l’introduzione di nuove risorse proprie“.

    L’Ue non tradisce la sua voglia di commercio e libero scambio, e in questo senso restano fermi i principi di multi-lateralismo quale risposta alle tendenze protezionistiche, ma rispetto delle regole comuni. L’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) resta il punto di riferimento per un’Unione decisa a rinnovarla e rivitalizzarla da qui in avanti.

    Ancora, Ucraina. I leader mettono nero su bianco, una volta di più, l’impegno incondizionato per il partner nella risposta all’aggressione russa. Sostegno finanziario, militare, di ricostruzione, di adesione.

    L’agenda strategica dell’Ue contiene anche impegni in materia di immigrazione, che non fanno che confermare il patto sottoscritto a livello europeo.  Lotta ai trafficanti di essere umani, smantellamento delle tratte, cooperazione con Paesi di origine e di transito per tutto ciò che riguarda rimpatri, ritorni e stop lungo le rotte i punti focali su cui i leader si dicono pronti a lavorare insieme.

    E’ quest’ultima dicitura, il “lavorare insieme”, che può rappresentare la sfida principale del blocco dei Ventisette. Per fare dell’agenda strategica una storia di successo occorre “avanzare insieme”, come recita il capito di chiusura. Servirà un’Ue unita, il meno litigiosa possibile.

    Tags: beibilancio pluriennalecommerciocompetitivitàdifesagreen dealimmigrazioneinvestimentisicurezzasostenibilitàstrategic agendaueukrainevertice dei leader

    Ti potrebbe piacere anche

    Mario Draghi
    Politica

    Il futuro della competitività europea passa dalla relazione di Draghi: “Serve un cambiamento radicale”

    16 Aprile 2024
    Ursula von der Leyen Maroš Šefcovic Agenda Strategica Ue
    Economia

    La Commissione sta preparando gli input per l’agenda strategica 2024-2029 in vista del Consiglio di aprile

    23 Febbraio 2024

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    aliexpress

    La scure del Dsa su AliExpress: il gigante cinese dell’e-commerce si impegna su trasparenza e tutela dei consumatori

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    18 Giugno 2025

    La Commissione europea accetta e rende vincolanti una serie di impegni proposti da AliExpress per conformarsi alla nuova legislazione europea....

    Difesa Ue

    La giravolta dell’Ue: gli euroscettici difendono il progetto originario di pace, gli europeisti si preparano alla guerra

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    18 Giugno 2025

    L'Alta rappresentante Kallas: "Siamo in guerra, la Russia già una minaccia globale". Ppe, S&D, Re, Ecr e Verdi sposano la...

    ue australia

    L’Ue e l’Australia vogliono aumentare la propria cooperazione su difesa e sicurezza

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    18 Giugno 2025

    A margine del G7 canadese, i leader Ue e il premier Anthony Albanese hanno concordato l'avvio di negoziati per un...

    Andrius Kubilius

    Semplificazione, arriva l’Omnibus per la difesa. Kubilius: “Non siamo in guerra, ma nemmeno in pace”

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    17 Giugno 2025

    La Commissione chiarisce le norme esistenti ed apre alla sburocratizzazione per favorire investimenti pubblici e privati, al fine di creare...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione