Bruxelles – L’Ue si mobilita per prestare soccorso alla Spagna e alla cittadinanza di Valencia, colpita dalle devastanti alluvioni dello scorso 29 ottobre. In seguito alla richiesta pervenuta da Madrid, Bruxelles ha attivato il Meccanismo di protezione civile Ue, attraverso il quale potrà convogliare nel Paese ferito risorse dalle altre capitali. “Abbiamo già una serie di offerte arrivate da vari Stati membri, aspettiamo l’approvazione della Spagna”, ha dichiarato oggi (11 novembre) un portavoce della Commissione europea.
Nel frattempo, nel capoluogo della Comunità Valenciana sale la rabbia per le modalità con cui il governo regionale ha gestito le ore immediatamente precedenti al disastro, che è costato la vita a 222 persone. Sabato sera più di cento mila persone hanno riempito il centro di Valencia per protestare contro la giunta di destra guidata da Carlos Mazon, del Partito Popolare (Pp) e chiederne le dimissioni.
Anche Madrid è finita sul banco degli imputati. Il primo ministro Pedro Sanchez, fortemente contestato la scorsa settimana a Paiporta, ha promesso che “il governo è presente e sarà presente, con tutte le risorse necessarie, e per tutto il tempo necessario”. Sanchez ha annunciato in mattinata un nuovo pacchetto di misure di sostegno alla popolazione da quasi 3,8 miliardi di euro, che fa seguito ad un primo pacchetto da 10,6 miliardi di euro presentato nei giorni scorsi.
Secondo quanto riportato dal portavoce della Commissione europea responsabile per la gestione della crisi, Balasz Ujvari, Madrid avrebbe richiesto sostanzialmente due tipi di assistenza: da un lato materiale d’emergenza come tende, materiale igienico sanitario e macchinari per ripulire le aree alluvionate, dall’altro risorse umane, soprattutto esperti nella gestione dei rifiuti e nella logistica. Ujvari ha spiegato che le autorità spagnole starebbero ora verificando che l’assistenza offerta dai Paesi Ue risponda effettivamente alle necessità sul campo. A quel punto il meccanismo di protezione civile metterà in moto gli aiuti.
Cos è il Meccanismo di protezione civile Ue
Istituito nel 2001 dalla Commissione, il Meccanismo di protezione civile Ue è il mezzo attraverso cui i 27 Paesi membri e altri 9 Stati partecipanti (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Islanda, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia, Serbia, Turchia e Ucraina) possono rafforzare la cooperazione per la prevenzione, la preparazione e la risposta ai disastri, in particolare quelli naturali. Una o più autorità nazionali possono richiedere l’attivazione del Meccanismo quando un’emergenza supera le capacità di risposta dei singoli Paesi colpiti.
La Commissione coordina la risposta di solidarietà degli altri partecipanti con un unico punto di contatto, contribuendo almeno a tre quarti dei costi operativi degli interventi di ricerca e soccorso e di lotta agli incendi. In questo modo vengono messe in comune le migliori competenze delle squadre di soccorritori e si evita la duplicazione degli sforzi. Dal 2001, il meccanismo di protezione civile Ue è stato attivato più di 700 volte.