Bruxelles – Auto senza conducente, avanti tutta. La Commissione europea continua a lavorare per quella che è sempre più una sfida, e su cui l’esecutivo comunitario non è deciso a ripensamenti. Al contrario, garantisce il commissario per la Strategia industriale, Stephane Séjourné, si intende andare avanti speditamente. La Commissione, assicura rispondendo a un’interrogazione parlamentare in materia, vuole una capacità industriale di “larga scala”.
In tal senso c’è l’Ue ” continuerà a sostenere i finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo, ad aggiornare il quadro normativo dell’Ue per i veicoli autonomi e a sostenere gli Stati membri nell’aggiornamento dei loro quadri nazionali per il trasporto su strada”, assicura Séjourné. Ciò al fine di “garantire la legalità della guida automatizzata e la possibilità di attuarli su larga scala“.
Anche per le auto senza conducente, o veicoli autonomi, la parola d’ordine sarà ‘semplificazione’, in linea con l’agenda per la competitività presentata in pompa magna dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Inoltre la strategia per questo tipo di vetture rientra nel più ampio impegno tutto europeo per il settore dell’automobile. “La Commissione vuole garantire che l’Ue continui a essere leader mondiale nel settore automobilistico, preservando i posti di lavoro e la capacità produttiva in Europa”, ribadisce Séjourné, che sarà responsabile di uno dei quattro filoni lungo cui si articolerà il piano d’azione per l’automotive.
Intanto buone notizie. Per quanto riguarda i veicoli autonomi, continua il commissario francese del team von der Leyen, “l’industria dell’Ue è in una buona fase di sviluppo tecnologico e l’Unione europea ha stabilito un quadro normativo per la vendita di veicoli autonomi”. Il problema, ammette Séjourné, è che “tali veicoli non possono accedere facilmente alle strade di tutta Europa”. L’esecutivo comunitario intende porre rimedio.