Bruxelles – Niente mani libere al settore dell’acciaio per sostenere il rilancio in grande stile dell’industria della difesa. Tradotto: niente esclusione dall’Ets, il meccanismo di compra-vendita di certificati di emissione dell’Ue. Parola di Wopke Hoekstra. Il commissario europeo per il Clima vuole fare chiarezza su un tema, quello della difesa, che rilancia il dibattito sull’agenda di sostenibilità. Jadwiga Wiśniewska, europarlamentare polacca dei conservatori (Ecr), ritiene che “l’industria siderurgica sarà fondamentale per garantire una base materiale adeguata per i futuri programmi di armamento”, e per questo suggerisce all’esecutivo comunitario di esentarla dal rispettare le regole comuni sulle emissioni di CO2.
Niente da fare, la replica di Hoekstra. “La Commissione non ha intenzione di sospendere l’Ets“. Qualcosa cambierà, però, visto che l’esecutivo comunitario “sta preparando una revisione completa della direttiva Ets entro il 31 luglio 2026, come richiesto dalla direttiva vigente”. Possibili dunque modifiche legislative a misura di industria siderurgica e di acciaio europeo funzionale alla difesa Ue, ma niente passi indietro sul mercato delle quote di emissioni.