Bruxelles – Da oggi, 20 giugno, le etichette energetiche utili per acquisti eco-consapevoli in termini di sostenibilità e consumi, compariranno anche su smartphone e tablet venduti in Europa, con tanto di codice QR utile per avere tutte, ma proprio tutte, le informazioni su performance ambientali. Peccato che, rileva Altroconsumo, in Italia solo una persona su 10 si prende del tempo per scansionare il codice e verificare se e quanto sia sostenibile ciò che si acquista. “Solo il 13 per cento degli italiani ha mai scansionato il QR code presente sulle etichette per accedere a Eprel”, il registro europeo che raccoglie tutte le informazioni su consumi, durata, rumorosità e altri parametri tecnici, lamenta l’associazione dei consumatori
“Il database Eprel è un patrimonio informativo poco sfruttato durante l’acquisto”, dunque.Il problema, però, non è solo italiano. Semmai gli italiani confermano abitudini generali e diffuse, visto che “una tendenza simile si osserva nel resto d’Europa”, continua ancora Altroconsumo. Insomma, gli acquirenti tendono a non interessarsi alle schede informative e tecniche dei prodotti in esposizione. Almeno per ciò che riguarda alcune tipologie di prodotti.
L’indagine condotta su un campione di oltre 2.500 uomini e donne in dieci Paesi dell’Ue mostra che i consumatori sono sì attenti ai consumi energetici, ma soprattutto quando si tratta di elettrodomestici e impianti per il riscaldamento e il raffrescamento. Per frigoriferi, lavatrici, climatizzatori, ventilatori, forni a micro-onde e affini, efficienza energetica, costi complessivi e rumorosità risultano essere i criteri più rilevanti. Viceversa, per l’elettronica di consumo (tv, computer, smartphone), prezzo e garanzia prevalgono sull’efficienza energetica. Insomma, gli sforzi europei di sostenibilità si infrangono contro l’indifferenza di italiani ed europei.