- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 5 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Agrifood » Nuova PAC, organizzazioni agricole di Italia, Francia e Germania contro la condizionalità sociale

    Nuova PAC, organizzazioni agricole di Italia, Francia e Germania contro la condizionalità sociale

    In un confronto di Confagricoltura con le organizzazioni agricole francese FNSEA e tedesca DBV emerge il peso della proposta del Parlamento UE di vincolare una parte dei fondi ai diritti dei lavoratori nei negoziati in corso a Bruxelles sulla riforma della Politica agricola comune

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    18 Maggio 2021
    in Agrifood

    Bruxelles – Snella, flessibile, meno burocratica e semplificata: una politica agricola e per gli agricoltori. Questa le caratteristiche che dovrebbe assumere la nuova Politica agricola comune (2021-2027) secondo le tre organizzazioni agricole di Confagricoltura, FNSEA (Fédération nationale des syndicats d’exploitants agricoles) e DBV (German Farmers’ Association), che hanno espresso la propria visione sulla PAC post 2023 durante un confronto organizzato proprio da Confagricoltura con alcuni dei protagonisti del negoziato in corso a Bruxelles sulla riforma della PAC. La prossima settimana, il 26 e 27 maggio, è prevista la riunione dei ministri dell’Agricoltura europei insieme a un nuovo super trilogo, che tutti i negoziatori sperano sia quello definito e risolutivo per rendere operativa la PAC in regola dal primo gennaio 2023.

    Alla vigilia degli appuntamenti della prossima settimana, le tre organizzazioni agricole di Italia, Francia e Germania hanno voluto lanciare il messaggio che la PAC è e deve rimanere una politica per il settore primario, una misura economica, e per questo deve “essere snella, flessibile, in grado di favorire lo sviluppo di tutte le imprese che producono per il mercato e assicurano occupazione”. Tuttavia, è emerso chiaramente nel corso del dibattito che per le tre organizzazioni agricole pesa molto il ruolo della condizionalità sociale, ovvero l’idea promossa dall’Europarlamento di includere il rispetto del lavoro nei requisiti per l’assegnazione dei pagamenti della nuova Politica agricola comune, su cui si muovono a fatica i negoziati con il Consiglio dell’UE. Secondo alcuni rischierebbe di creare solo ulteriori oneri burocratici in una macchina già ferraginosa di suo. “Sull’accordo – hanno affermato i rappresentanti delle associazioni agricole di Italia, Francia e Germania – sarà determinante anche il ruolo della condizionalità sociale che non dovrà aggravare ulteriormente gli adempimenti burocratici che le imprese agricole devono fronteggiare. E non dovrà creare sperequazioni tra gli agricoltori riducendo i trasferimenti alle aziende di maggiore dimensione”.

    Uno strumento economico e di politica agraria, riassume Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura. Il quale puntualizza che se c’è un’associazione “che rispetta il tema dei diritti dei lavoratori è Confagricoltura, per noi il rispetto del rapporto con i lavoratori è una stella polare”. Ma la PAC “deve rimanere uno strumento agricolo, quindi con Francia e Germania riteniamo che il tema della condizionalità sociale dovrebbe trovare una sua centralità all’interno dei fondi europei di coesione e sociale, e non rischiare di “rendere più burocratica” la nuova Politica agricola comune. rischiano di mettere in difficoltà il mercato unico. Strumento agile e flessibile, abbiamo ancora una pac troppo ferragginosa mentre dobbiamo mettere in campo elementi di semplificazione.

    Una posizione che trova il pieno sostegno delle altre due parti. “Abbiamo bisogno di una PAC pragmatica ma semplice e flessibile con una visione strategica per il futuro degli agricoltori ma una priorità deve essere la semplificazione, perché la Politica comunitaria è diventata troppo complicata”, ha fatto eco in un videomessaggio la presidente del FNSEA, Christiane Lambert, secondo cui è necessario lo sforzo europeo per “razionalizzare e semplificare le procedure con flessibilità”. Ma interviene anche sulla condizionalità sociale Lambert spiega che “il diritto al lavoro è già previsto nell’Unione europea e non è necessario aggiungere nuovi oneri amministrativi e rischiare di renderla solo più complicata”. Secondo Lambert, inoltre, non è la PAC il “luogo” giusto per affrontare e risolvere il tema dei diritti dei lavoratori e quindi l’attuazione di questa misura deve essere su base volontaria”.

    La condizionalità sociale rischia di essere “troppo onerosa dal punto di vista amministrativo”, afferma anche Joachim Rukwied, presidente di DBV, associazione di rappresentanza degli agricoltori tedeschi, il quale ha sottolineato l’urgenza di arrivare presto a un accordo finale per garantire che si “possa passare al dibattito nazionale e dunque concentrarci sull’attuazione” delle misure che dovrebbero entrare in vigore dal primo gennaio 2023. Un “fallimento del negoziato sulla riforma della PAC sarebbe un segnale negativo per la capacità decisionale dell’Unione. E si aprirebbe una fase di incertezza per gli agricoltori”, ha aggiunto ancora Giansanti. “Misure come la condizionalità sociale rischiano di appesantire ulteriormente gli agricoltori”, ha affermato anche Pekka Pesonen, Segretario generale del Copa-Cogeca, l’associazione ombrello degli interessi degli agricoltori europei. “Crediamo che la PAC sia una politica prima di tutto economica per garantire il giusto reddito agli agricoltori in modo sostenibile”, ha sottolineato.

    Ma la proposta del Parlamento non è assolutamente finalizzata a creare nuovi oneri amministrativi o complicare la burocrazia, ha voluto chiarire l’eurodeputato dem italiano Paolo De Castro (S&D), il quale ha affermato che l’intera idea è quella di creare meno burocrazia per gli agricoltori. La PAC è una misura economica nel senso che dà reddito agricolo agli agricoltori, ma il tema nei negoziati è cercare un nuovo equilibrio con una dimensione sia ambientale – in linea con il Green Deal – che anche sociale, a tutela dei lavoratori. “Dimensione sociale, ambientale ed economica devono essere in equilibrio”. Il tema della dimensione sociale è portato avanti con grande energia dal Parlamento dove c’è ampia convergenza, ma ” non vogliamo complicare la vita agli agricoltori o vincoli ulteriori” per l’accesso ai fondi. L’idea del Parlamento è di creare un controllo ex post  sul rispetto delle regole sul lavoro da parte delle aziende e “aggiungere per chi non le rispetta una riduzione di percentuale di premi PAC”, ha spiegato il deputato.

    La Commissione europea è “pienamente impegnata a trovare un accordo politico entro la fine della presidenza di turno del Portogallo”, in scadenza a fine giugno, ha ricordato il commissario UE all’agricoltura, Janusz Wojciechowski. Riassumendo lo status di avanzamento dei negoziati ha affermato che sono “stati fatti progressi ma alcuni nodi politici sono al momento oggetto di dibattito” e che l’Esecutivo resta impegnato per raggiungere un compromesso generale durante la presidenza portoghese per garantire l’attuazione della Pac nel 2023. Avremmo bisogno “dell’impegno di tutti gli attori”, ha aggiunto il commissario polacco.

    Tags: ConfagricolturapacPaolo De Castropolitica agricola comune

    Ti potrebbe piacere anche

    Politica

    Popolari e Socialisti: la visione italiana condivisa sulla politica agricola europea

    3 Luglio 2025
    Politica agricola comune Pac agricoltura
    Agrifood

    Nuovo bilancio Ue, ‘no’ di 17 Paesi (tra cui l’Italia) all’idea di un fondo unico per la Pac

    26 Maggio 2025
    Ursula von der Leyen
    Politica

    Bilancio Ue, ora anche il Ppe si rivolta contro von der Leyen: “No alla centralizzazione dei fondi”

    22 Maggio 2025
    Raffaele Fitto pac pnrr
    Economia

    Von der Leyen lavora a un “fondo unico” per Pac e Coesione. Gli agricoltori si ribellano

    20 Maggio 2025
    pac
    Agrifood

    Bruxelles semplifica la Pac e punta a risparmiare un miliardo e mezzo all’anno

    14 Maggio 2025
    Un campo arato [foto: Wikimedia Commons]
    Cronaca

    Appropriazione indebita di fondi Pac, 12 arresti in Campania

    7 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish

    Crisi abitativa: i prezzi degli immobili continuano a crescere in Europa

    di Francesco Ettore Tito
    4 Luglio 2025

    Solo nell'ultimo trimestre, più 5,4 per cento nell’area euro e più 5,7 nell’Ue

    [foto: Emanuele Bonini, Eunews]

    La Germania e i danni di guerra non pagati, un deputato polacco porta la questione al Parlamento Ue

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    4 Luglio 2025

    In Parlamento la mostra "l'eredità della guerra" promossa da europarlamentari dell'Ecr ripropongono temi che possono alimentare rancori mai sopiti e...

    Christophe Hansen Maros Sefcovic

    Libero scambio, la revisione dell’accordo con l’Ue è un passo in più dell’Ucraina verso l’adesione

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    4 Luglio 2025

    La nuove versione del Dcfta del 2016 si colloca nel solco dell’avvicinamento di Kiev al club a dodici stelle. Centrale...

    La sede del Parlamento europeo a Strasburgo [foto: Genevieve Engel/imagoeconomica]

    Von der Leyen avrà la fiducia, ma nell’Ue i punti interrogativi non scompariranno

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    4 Luglio 2025

    Popolari, socialisti, liberali e Verdi annunciano il sostegno alla presidente della Commissione europea, che potrebbe anche uscire rafforzata, e con...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione

    We value your privacy
    We and our 1505 partners store and/or access information on a device, such as cookies and process personal data, such as unique identifiers and standard information sent by a device for personalised advertising and content, advertising and content measurement, audience research and services development. With your permission we and our 1505 partners may use precise geolocation data and identification through device scanning. You may click to consent to our and our 1505 partners’ processing as described above. Alternatively you may access more detailed information and change your preferences before consenting or to refuse consenting. Please note that some processing of your personal data may not require your consent, but you have a right to object to such processing. Your preferences will apply to this website only. You can change your preferences or withdraw your consent at any time by returning to this site and clicking the privacy policy button at the bottom of the webpage.