- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 6 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » L’Ue ‘scopre’ che i lavoratori meno specializzati hanno più difficoltà a trovare lavoro? E gli altri?

    L’Ue ‘scopre’ che i lavoratori meno specializzati hanno più difficoltà a trovare lavoro? E gli altri?

    È il risultato “sorprendente” del Rapporto 2014 della Commissione sulle opportunità occupazionali. Rapporto che dimentica però quanti, con titoli e conoscenze, si trovano comunque senza lavoro

    Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
    23 Giugno 2014
    in Economia

    Si dice spesso, a Bruxelles, che c’è bisogno di comunicare meglio l’Europa, di spiegarla. Oggi, a guardare cosa arriva da Bruxelles, viene da credere che l’Europa deve spiegare meglio quello che dice, i messaggi che manda. Lo studio pubblicato dalla direzione generale Occupazioni e affari sociali rischia di creare altri cortocircuito tra l’Ue e quanti al suo interno già hanno smesso di crederci. “Rapporto europeo sulle opportunità di lavoro e assunzioni 2014” è un documento approfondito (134 pagine di testo, più altrettante di grafici e tabelle nella sezione “allegati”), ma quello che emerge da tutto ciò è che “i lavoratori con poca competenza incontrano difficoltà sempre maggiori nel trovare un lavoro, hanno a che fare con una minore stabilità lavorativa e sono fuori competizione anche nei mestieri più semplici”. Se questa è la conclusione dello studio i conti davvero non tornano: alle persone qualificate, allora, perché tocca la stessa sorte di quelle meno preparate?

    Prendiamo il caso italiano. Secondo il Rapporto annuale dell’Istat presentato a fine maggio, nel 2013 ai 3.113.000 disoccupati si aggiungono 3.205.000 forze lavoro potenziali, ovvero gli inattivi più vicini al mercato del lavoro. Si arriva così a oltre 6 milioni di individui che l’Istat nel Rapporto annuale definisce “potenzialmente impiegabili” ma che in realtà, fuori metafora, sono 6,3 milioni di persone senza lavoro. Inoltre, stando sempre alle stime dell’istituto di statistica, negli ultimi cinque anni se ne sono andati quasi 100 mila giovani (94mila), ma l’emigrazione aumenta per tutti (nel 2013 a +36% rispetto all’anno precedente) e dal 1990 al 2013, secondo dati Aire, gli italiani in fuga dall’Italia sono stati 2.379.997, senza contare quelli non registrati. Si tratta di persone nella maggior parte dei casi con laurea, master, conoscenza delle lingue straniere e dimestichezza con le tecnologie. Forse gente poco preparata? Si potrebbe rispondere il contrario. A queste persone, sempre più spesso migranti forzate, la preparazione e le competenze acquisite hanno portato uguale precarietà e forse anche più difficoltà nel trovare lavoro. Come si risponde loro? Che “durante la crisi è aumentato il lavoro temporaneo e part-time”, recita il rapporto. Davvero un incoraggiamento sapere di aver investito tempo e fatica per ritrovarsi a fare ‘lavoretti’. Di più: la risposta al problema starebbe nella “necessità di un migliore sostegno per la transizione tra la scuola e il mondo del lavoro”. Quelli che hanno già lasciato il mondo dell’istruzione, e alcuni addirittura paese, di loro che ne sarà?

    La strategia della DG Occupazione e affari sociali dimentica quanti dalla scuola sono usciti già, con massimo dei voti e titoli, e che forti della loro preparazione cercano un posto di lavoro senza trovarlo. Nella nota diffusa dalla Commissione il responsabile per l’Occupazione e gli Affari sociali, Laszlo Andor afferma semplicemente che “le prospettive occupazionali per quelli con un basso livello d’istruzione sono catastrofiche, a meno che non acquisiscano le giuste competenze richieste dai datori di lavoro”, e per questo “va rafforzato con urgenza il sostegno per la transizione al mondo del lavoro”. Sicuri che sia quello il problema? Potrebbe non essere quello se è vero – come sostiene lo studio della Commissione – che “solo cinque paesi – Austria, Belgio, Germania, Malta e Svezia – hanno recuperato i livelli di Pil e di occupazione pre-crisi”. Eppure si parla di scarse competenze, indubbiamente un fattore penalizzante. Quanto ai disoccupati, dentro e fuori i rispettivi paesi, poco male. Loro, con lauree, master, lingue, patenti europee per il computer, tirocini, stage e grande esperienza in fatto di colloqui prima o poi troveranno qualcosa. Buona fortuna. Il messaggio che arriva dalla Commissione uscente sembra essere questo. Potremmo sbagliarci, e in quel caso chiederemo scusa. Ma forse a Bruxelles dovrebbero iniziare a spiegare meglio, perché a volte davvero fatica a capire cosa succede nell’Ue.

    Tags: disoccupazionelavoroNeet

    Ti potrebbe piacere anche

    lavoro di qualità
    Economia

    La Commissione europea fissa il percorso (vago) verso una legge sul lavoro di qualità

    4 Dicembre 2025
    Caldo in agricoltura [foto: Saverio De Giglio/imagoeconomica]
    Economia

    UE, dal caldo estremo perdite di produttività per “almeno” 17 miliardi di euro l’anno entro il 2030

    21 Novembre 2025
    [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]
    Cronaca

    Morti sul lavoro, è emergenza: in Italia più di uno al giorno, e nell’UE aumentano

    14 Ottobre 2025
    Economia

    Dazi, dall’accordo con Trump l’UE rischia tra i 135mila e i 450mila posti di lavoro

    13 Ottobre 2025
    spiccioli di euro [foto: Denis Lovrovic/imagoeconomica]
    Economia

    Salari, l’Ue “mostra progressi”. Ma non l’Italia, penultima tra i 27

    13 Ottobre 2025
    Drappi delle toghe dei giudici [foto: imagoeconomica]
    Cronaca

    Magistrati onorari, per l’Italia c’è il deferimento alla Corte di giustizia. E una nuova procedura

    8 Ottobre 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione