- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 23 Settembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Europarlamento contro accordo Ue-Turchia: non rispetta leggi internazionali

    Europarlamento contro accordo Ue-Turchia: non rispetta leggi internazionali

    Tutte le forze politiche fortemente critiche sulla bozza di intesa raggiunta con Ankara. Per i deputati si è trattato di un "mercanteggiamento sulla pelle dei rifugiati" e prevede "respingimenti di massa"

    Letizia Pascale</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LetiziaPascale" target="_blank">@LetiziaPascale</a> di Letizia Pascale @LetiziaPascale
    9 Marzo 2016
    in Politica
    Ue Turchia

    Bruxelles – Indecente, inaccettabile perlomeno profondamente problematico. Per una volta i rilievi che arrivano da ogni angolo dell’emiciclo vanno tutti nella stessa direzione. L’intesa di principio raggiunta lunedì notte dai leader europei con il governo turco e che si spera di finalizzare nel vertice della prossima settimana, non va affatto nella giusta direzione. Nel Parlamento europeo ne sono convinti un po’ tutti, dai popolari che avanzano critiche aperte ad un piano di cui pure è responsabile in buona misura la cancelliera tedesca Angela Merkel, fino al fronte anti-immigrazione di Lega e Front National a cui l’idea di fermare i flussi piace, ma non il metodo individuato.

    “Serve un vero partenariato con la Turchia” ma “non possiamo dare assegni in bianco”, chiarisce il leader del Ppe, il tedesco Manfred Weber. Per prima cosa, sottolinea, i leader europei “non devono legiferare al posto nostro, sono Consiglio e Parlamento che devono definire i dettagli dell’accordo”, ma soprattutto “non bisogna mischiare tutto: la crisi dei rifugiati è una cosa, l’adesione della Turchia all’Ue è tutt’altra”. Il gruppo dei popolari, dichiara Weber, “rimane molto scettico su una possibile adesione della Turchia all’Ue, non sarebbe nell’interesse né della Turchia né dell’Ue”. Se il Paese vuole avvicinarsi all’Ue non se ne può allontanare con i fatti, insiste il leader Ppe ricordando quando accaduto al giornale di opposizione Zaman, fatto “inaccettabile”. Anche sulla liberalizzazione dei visti “dobbiamo avere un’attitudine costruttiva ma critica” e garantire che “la Turchia rispetti tutte le norme”. Inoltre i fondi che i leader si impegnano a versare ad Ankara, sostiene Weber, dovrebbero “andare ai bisognosi, non essere un versamento al governo turco ma ai rifugiati”.

    Riserve consistenti, come quelle del gruppo socialista. “Dico con chiarezza che questo accordo non può essere un baratto, un mercanteggiamento sulla pelle dei rifugiati: sui diritti umani e sulla libertà di stampa e di espressione non si negozia”, è ancora più netto il leader di S&D, Gianni Pittella. Anche per i socialisti occorre “non confondere il dialogo sulla crisi dei rifugiati e il negoziato di adesione così come sulla liberalizzazione dei visti occorre prima che la Turchia faccia quello che deve fare”. Per quanto riguarda i finanziamenti bisognerebbe “dare i soldi alle Ong per fare progetti, non alle autorità siriane” e garantire prima di tutto “il pieno rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, in particolare della convenzione di Ginevra”.

    La bozza di intesa suscita “riserve e domande” anche nel gruppo conservatore. In particolare, riporta il capogruppo Syed Kamall, Ecr “fatica a vedere come questo possa essere legale” e insiste che “anche in tempi disperati bisogna fare riferimento a leggi e convenzioni internazionali”. Inoltre, sostiene, l’accordo rischia di “rimpiazzare una pressione migratoria con un’altra garantendo la liberalizzazione dei visti alla Turchia”. Ancora più netto il leader dei liberali, Guy Verhofstadt, secondo cui questo non è un accordo ma un “esternalizzare i problemi e dare la chiave di entrata dei cancelli d’Europa nelle mani del sultano Erdogan”. Secondo l’intesa, ricorda infatti il capogruppo Alde, “noi blocchiamo collettivamente l’entrata nell’Ue e sarà lui a decidere su base individuale chi entra da noi sulla base di un commercio uno a uno: i sirianì sì, gli afghani no, e i curdi che vogliono lasciare l’Iraq certamente no”. L’intesa è insomma “enormemente problematica” perché è “una sorta di respingimento collettivo e questo è proibito dalla convenzione di Ginevra”, ricorda Verhofstadt. Non bisogna poi scordare, continua il leader Alde, che “la Turchia non ha ratificato una serie di protocolli della convenzione e non da asilo politico ai rifugiati siriani ma solo a chi viene dai Paesi del Consiglio d’Europa.

    Durissima anche la Sinistra unita Gue, secondo cui “diamo un’immagine deplorevole dell’Europa” con un “mercanteggiamento ignobile” in cui “non c’è niente di europeo” visto che “i ventotto hanno solo difeso i loro interessi nazionali”, attacca Gabi Zimmer. Anche per il co-presidente dei Verdi Philippe Lamberts, quanto accaduto lunedì mostra il “fallimento morale” dell’Europa che “invece che sanzionarlo stende tappeti rossi a un Paese che sottomette giustizia e polizia a un solo uomo, imprigiona stampa libera, squalifica opposizione democratica, rilancia guerra civile e bombarda popolazione”. Anche il Movimento 5 Stelle parla di “negoziato improprio”, mentre secondo la leader del Front National, Marine Le Pen, la verità è che “Erdogan ha fatto una serie di dictat” a una Unione europea che è una “grossa medusa molle”.

    Tags: accordoimmigrazionemigrantiparlamento europeoRifugiatiturchiaue

    Ti potrebbe piacere anche

    Nina Gregori, direttrice esecutiva dell'Agenzia UE per l'asilo [22 settembre 2025]
    Cronaca

    Gregori: “Per il nuovo patto di migrazione UE la sfida più grande saranno i tempi di valutazione”

    22 Settembre 2025
    Cronaca

    Nel 2024 si riduce il numero di domande di asilo nell’UE. Ma non in Italia, dove permangono criticità

    22 Settembre 2025
    Costa
    Politica

    Costa: “La nostra sicurezza legata a quella dell’Ucraina”. Il vertice dei leader dedicato al sostegno a Kiev

    19 Settembre 2025
    Difesa e Sicurezza

    Difesa, la presidenza danese chiude al debito comune: “Abbiamo già SAFE”

    19 Settembre 2025
    Clima
    Green Economy

    Niente accordo, la riforma della legge sul clima rinviata ai leader UE

    18 Settembre 2025
    Rainer Becker, direttore per i Prodotti medici e l'Innovazione presso la Direzione generale Salute e Sicurezza alimentare della Commissione europea (DG SANTE), ospite all'evento Connact Pharma sul rilancio della competitività europea attraverso il settore farmaceutico [Roma, 18 settembre 2025]
    Salute

    Sburocratizzare l’Ema, abbattere le barriere sui dati e risorse chiare: come rilanciare l’UE attraverso l’industria farmaceutica

    18 Settembre 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Il presidente dell'Indonesia,  Prabowo Subianto, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen [foto: European Commission]

    UE e Indonesia chiudono l’accordo di libero scambio ‘anti-Trump’

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    23 Settembre 2025

    Abolito il 98,5 per cento di tutti i dazi bilaterali, cooperazione su auto elettrica e rinnovabili: l'intesa voluta con Manila...

    Nina Gregori, direttrice esecutiva dell'Agenzia UE per l'asilo [22 settembre 2025]

    Gregori: “Per il nuovo patto di migrazione UE la sfida più grande saranno i tempi di valutazione”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    22 Settembre 2025

    La direttrice esecutiva dell'Agenzia europea per l'asilo in commissione Libertà civili: "Esame delle richieste sarà non semplice, investire sui sistemi...

    Von der Leyen

    Von der Leyen, a New York, promette un’Europa sempre più verde. Il Consiglio Ambiente aveva però frenato

    di Enrico Pascarella
    22 Settembre 2025

    I ministri la settimana scorsa avevano rallentato sugli obiettivi green per il 2040. Al Global Renewables Summit, a New York,...

    palestina

    Pronti Francia e altri quattro Paesi Ue, gli Stati che riconoscono la Palestina ora sono quasi 160

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    22 Settembre 2025

    Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo hanno annunciato formalmente il riconoscimento. In occasione dell'Assemblea generale Onu lo faranno anche Francia,...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione

    We value your privacy
    We and our 1530 partners store and/or access information on a device, such as cookies and process personal data, such as unique identifiers and standard information sent by a device for personalised advertising and content, advertising and content measurement, audience research and services development. With your permission we and our 1530 partners may use precise geolocation data and identification through device scanning. You may click to consent to our and our 1530 partners’ processing as described above. Alternatively you may access more detailed information and change your preferences before consenting or to refuse consenting. Please note that some processing of your personal data may not require your consent, but you have a right to object to such processing. Your preferences will apply to this website only. You can change your preferences or withdraw your consent at any time by returning to this site and clicking the privacy policy button at the bottom of the webpage.