- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Anche la Germania ha il matrimonio gay. E inciderà sul voto di settembre

    Anche la Germania ha il matrimonio gay. E inciderà sul voto di settembre

    L'approvazione apre una spaccatura all'interno della Große Koalition e ravviva una campagna elettorale che sembrava avere un esito scontato

    Alessandro Ricci</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@Alessandricc" target="_blank">@Alessandricc</a> di Alessandro Ricci @Alessandricc
    30 Giugno 2017
    in Politica

    Berlino – Il matrimonio gay è legge: con 393 voti a favore il Bundestag ha approvato il disegno di legge votato in commissione con i voti dei Verdi (Die Grünen), della sinistra (Die Linke) e della Spd (Sozialdemokratische Partei Deutschlands). La decisione arriva dopo una settimana di discussione politica che ha spaccato la coalizione di governo tra socialdemocratici e conservatori, aprendo un dibattito sul futuro della Große Koalition e sulle prossime elezioni di settembre.

    Partiamo dall’inizio di questa storia, che diventa punto fondamentale per capire le mosse politiche dei vari schieramenti. Angela Merkel, la cancelliera tedesca, lo scorso lunedì aveva lasciato libertà di coscienza ai suoi deputati sul disegno di legge presentato dalla Spd sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, con una mossa che aveva spiazzato il proprio partito. La Cdu (Christlich Demokratische Union Deutschlands) si era sempre opposta a questo tipo di legge, ostacolandone il dibattito al Bundestag e rimaneva, insieme ad Afd (Alternative Für Deutschland), l’unico partito tedesco ad essere contrario.

    Con la sua apertura, la cancelliera aveva messo in campo una mossa astuta con lo scopo di indebolire un argomento forte durante la campagna elettorale alla Spd di Martin Schulz, candidato cancelliere socialdemocratico. Ma questa decisione repentina non ha probabilmente raggiunto il successo sperato. Quando Merkel fece la sua dichiarazione, lunedì, il voto non era ancora calendarizzato per oggi, giornata di chiusura del Parlamento prima delle vacanze e delle elezioni di settembre, e non ci si aspettava che i socialdemocratici, nel giro di pochi giorni, con l’aiuto dei verdi e della sinistra, sarebbero riusciti a mettere il provvedimento al voto e  “rotto” il patto di coalizione votando contro l’alleato di governo.

    In questo modo, Spd ha dimostrato che le alleanze possono cambiare e che nulla è dato per scontato. Non a caso il motivo che aveva ostacolato l’approvazione del matrimonio gay era che tale legge non rientrava nel programma di governo della Große Koalition. Con questo cambio di passo, Martin Schulz e tutto il partito socialdemocratico, hanno voluto mandare un messaggio forte alla cancelliera.

    Innanzitutto, il messaggio è quello che durante la campagna elettorale non ci saranno sconti e, Spd proverà in tutti i modi a recuperare lo svantaggio, di quasi 20 punti percentuali, nei confronti del partito conservatore. A seguire, così facendo, i socialdemocratici si sono messi a capo di una battaglia per i diritti civili, che in Germania gode del sostegno della maggioranza della popolazione.

    Quali rischi si corrono ora? Il campo conservatore, nonostante circa 70 deputati abbiano votato a favore del matrimonio omosessuale, ha dichiarato che potrebbe ricorrere alla Corte costituzionale di Karlsruhe per valutarne la costituzionalità, oltre ad avere accusato il partner di coalizione di defezione. Ma Cdu, sa bene che Angela Merkel aveva aperto su questo tema perché sia Spd, che  Verdi, che Fdp (Freie Demokratische Partei) avevano imposto questo tipo di riforma per una futura alleanza di governo.

    Quello che la kanzlerin non ha valutato è il fatto che questo voto possa portare un maggiore consenso ai partiti che si sono intestati la vittoria, riuscendo, probabilmente, a ricompattare il fronte progressista. La possibilità concreta è quella di un’alleanza tra Spd, Verdi e Linke, ovvero il famoso rosso-rosso-verde che ha vinto nella capitale tedesca e che potrebbe essere un’alternativa allo stradominio della cancelliera.

    La strategia di Merkel, invece, è piuttosto chiara: la kanzlerin ha lanciato il sasso e nascosto la mano, anche grazie al suo voto contrario alla riforma. Così facendo ha permesso al paese di fare un passo avanti sui diritti omosessuali pur non perdendo il favore dei propri elettori più conservatori. In sostanza, entrambe i maggiori partiti hanno fatto il proprio gioco.

    Campagna elettorale a parte, però nell’immediato chi sembra aver guadagnato da questa mossa sono proprio i conservatori, che da quando è stato annunciato il voto sul matrimonio omosessuale, mercoledì passato, hanno guadagnato un 3% nei sondaggi, ossia la stessa percentuale che ha perso Spd.

    Adesso, i socialdemocratici cercheranno di organizzare la propria campagna elettorale mettendo in luce i propri successi nella coalizione di governo. Non a caso, Sigmar Gabriel si è già intestato l’approvazione del reddito minimo e Schulz quella del matrimonio gay. Lo scopo è quello di mostrare un partito di governo e uno di lotta.

    Al voto mancano ormai meno di 90 giorni e, secondo i sondaggi, l’unica maggioranza possibile è di nuovo una Große Koalition a guida Cdu. Certo è che ultimamente le elezioni ci hanno abituato a repentini cambi di opinione, ma nella moderata Germania sembra davvero difficile che Angela Merkel non sarà per la quarta volta alla guida del paese.

    Tags: Bundestagdiritti gayDiritti omosessualielezionigermaniamatrimonio gaymerkelschulz

    Ti potrebbe piacere anche

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)
    Politica

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    30 Maggio 2025
    Gitanas Nauseda Friedrich Merz
    Difesa e Sicurezza

    La Germania sta schierando 5 mila uomini al confine tra Lituania e Russia

    23 Maggio 2025
    Il leader di Aur George Simion (Foto: Jürgen Nauditt on X)
    Politica

    Romania, la Corte costituzionale respinge il ricorso di Simion: “Accuse infondate”

    22 Maggio 2025
    George Simion
    Politica

    Romania, Simion chiede l’annullamento delle elezioni presidenziali per brogli e interferenze esterne

    21 Maggio 2025
    Alexander Dobrindt
    Politica

    In Germania è esplosa la violenza politica

    20 Maggio 2025
    Economia

    Dal riarmo della Germania +0,75 di Pil per l’Unione europea

    19 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione