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    Home » Economia » Anche l’Spd dice sì al Ceta: via libera dalla Germania

    Anche l’Spd dice sì al Ceta: via libera dalla Germania

    Il congresso approva la mozione dal leader Gabriel, i due partiti al governo sono ora apertamente favorevoli. I socialisti dell'SPÖ in Austria si sono invece espressi, in un sondaggio online, contro la ratifica

    Veronica Di Nunzio</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@VeroDinunzio" target="_blank">@VeroDinunzio</a> di Veronica Di Nunzio @VeroDinunzio
    20 Settembre 2016
    in Economia

    Bruxelles – “Questo accordo con il Canada ci protegge da un possibile cattivo accordo con gli Usa. Non è un segreto che gli Stati Uniti abbiano dichiarato che quello che stiamo facendo con i canadesi loro non sarebbero disposti a farlo”. Il leader della Spd tedesca Sigmar Gabriel ha chiesto al suo partito di sostenere il Ceta, il libero scambio tra Ue e Canada nella disputa sul libero scambio. Alla Convention dell’Spd a Wolfsburg la maggioranza dei delegati ha approvato l’accordo tra l’Unione Europea e il Canada seguendo la linea di Gabriel. Adesso i due partiti della Grande Coalizione sono così pubblicamente schierati a favore della ratifica che quindi potrebbe arrivare a breve.

    Poco prima dell’inizio della convention Gabriel è riuscito a convincere anche le voci più critiche e al contempo influenti all’interno del partito: il consiglio ha approvato una nuova posizione basata su alcuni compromessi, che Gabriel aveva già in precedenza concordato con il presidente dei parlamentari del partito socialista Matthias Miersch e con l’eurodeputato Bernd Lange. Gabriel ha elogiato la sua formazione per il modo con il quale è stata affrontata la questione. “L’Spd è l’unico partito che ne ha discusso con obiettività in Germania.”

    Il Parlamento europeo avvierà un processo di consultazione che coinvolgerà i parlamenti nazionali e anche la società civile. Occorre chiarire quali parti dell’accordo rientreranno nella sfera di competenza nazionale e quali in quella europea. Così l’applicazione degli accordi di libero scambio stesso potrebbe ritardare in modo significativo. “Abbiamo ancora un po’ di strada da fare”, ha detto Gabriel dopo il voto. Ma in Germania c’è una forte opposizione al trattato, e migliaia di persone sono scese in piazza sabato scorso per chiedere al governo di non ratificarlo

    Ceta, acronimo di Comprehensive Economic and Trade Agreement, l’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada i cui negoziati sono iniziati nel 2009 e si sono conclusi nel 2014. Nel prossimo mese il CETA dovrebbe venire ratificato a livello Ue ed entrare così in vigore in maniera provvisoria in attesa della ratifica definitiva di tutti i parlamenti dei Paesi membri.

    I socialisti austriaci, a differenza di quelli tedeschi, si oppongono al Ceta: in un sondaggio online l’88 per cento dei membri dell’ SPÖ hanno espresso la loro opposizioni per l’applicazione provvisoria del trattato con il Canada. Dei circa 200mila membri del partito avrebbero partecipato al sondaggio 14.300.

    Il cancelliere e leader dell’SPÖ Christian Kern si è espresso contro l’accordo e ha chiesto al Canada di revisionare alcuni punti. In caso contrario l’approvazione da parte del suo paese non potrà avvenire, ha fatto sapere. “In caso avvenissero dei cambiamenti sostanziali potremmo prendere in considerazione di cambiare la nostra posizione a riguardo”, spiega Kern. Ma cambiamenti sostanziali sono difficili da fare in quanto il testo è già stato approvato dai negoziatori di Ue e Canada, e modificarlo significherebbe riaprire trattative che sono già durate diversi anni.

    L’Ue è per il Canada, dopo gli Stati Uniti, il ​​secondo partner commerciale. Ceta è considerato un modello per l’accordo di libero scambio previsto tra l’Ue e gli Usa, il Ttip, attraverso il quale con circa 800 milioni di consumatori si creerebbe più grande spazio economico del mondo.

    Tags: CetaGabrielKernSpdspo

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