- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 19 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Ue, sull’energia i Paesi membri vanno ancora in ordine sparso

    Ue, sull’energia i Paesi membri vanno ancora in ordine sparso

    Tutti a parole vogliono un mercato unico per ridurre i costi, ma nessuno poi sembra pronto a rinunciare ai propri interessi, che sono molto diversi tra di loro

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    4 Marzo 2014
    in Senza categoria

    Tutti a parole vogliono un mercato unico per ridurre i costi, ma nessuno poi sembra pronto a rinunciare ai propri interessi, che sono molto diversi tra loro

    energia rinnovabile

    La parola d’ordine per tutti è “mercato unico dell’energia”, ma nei fatti si procede per ordine sparso. Interessi diversi e peculiarità nazionali fanno dell’Unione europea un cantiere aperto, di cui non si riesce a intravedere la fine dei lavori. La riunione del Consiglio Energia a Bruxelles mostra le diverse posizioni che animano l’Europa, con la crisi Ucraina sullo sfondo che preoccupa. La Polonia non fa nomi, ma i riferimenti sono chiari. “L’Ue dovrebbe agire contro le posizioni dominanti di Paesi esterni”, è la posizione del polacco Andrzej Dycha. Chiare le allusioni alla Russia e al suo colosso Gazprom, che alimenta di energia l’Unione. La Commissione però frena. “Una moratoria farebbe gli interessi di Putin”, taglia corto il commissario per l’Energia, Gunther Oettinger. Paesi Bassi, Finlandia e Svezia presentano allora un documento comune per chiedere una cabina di regia europea. Nel testo, messo agli atti, si chiede “una politica di coordinamento a livello europeo”, come spiegato dal ministro olandese Henk Kamp. Ad alcuni paesi – i tre firmatari del documento – non va giù che gli Stati membri bypassino le pratiche comunitarie. “Il problema della sicurezza dell’approvvigionamento va risolto a livello regionale, evitando meccanismi o soluzioni nazionali”. Un richiamo, quello di Kamp, a chi come l’Italia, che da sola vale circa un quarto delle vendite energetiche complessive russe nell’Ue, e che ha dunque tutto l’interesse a mantenere con Mosca un canale privilegiato.

    Il viceministro allo Sviluppo economico con delega all’Energia, Claudio De Vincenti, ribadisce questa linea: per il nostro paese “è necessario costruire un equilibrio tra l’ambiziosa politica climatica e le esigenze competitive dell’industria europea”. L’industria europea è anche l’industria italiana, con le aziende ben note che l’Italia ha sul mercato, dentro e fuori l’Ue.

    A pensarla come De Vincenti anche il ministro francese Philippe Martin. “Non sono d’accordo sul fatto che le politiche sociali siano più importanti di quelle energetiche”. La critica è contro quella parte della comunicazione della Commissione in cui si afferma che “è più efficiente proteggere i consumatori vulnerabili con misure di politica sociale (come trasferimenti fiscali) piuttosto che attraverso i prezzi dell’energia”.

    La Germania, col suo ministro Sigmar Gabriel, prende spunto da questa riflessione per ricordare come il livello dei prezzi non si può abbassare. “È vero che i prezzi dell’energia in Europa sono più elevati che negli Stati Uniti, ma buona parte del prezzo finale prevede tasse e non penso che riusciremo a convincere i nostri ministri delle Finanze a rinunciare a queste tasse”. La soluzione per la riduzione dei prezzi non passa neanche per il pacchetto clima-energia, che “non diminuirà i costi”. La Germania boccia le politiche climatiche della Commissione, ma si associa a Paesi Bassi, Finlandia e Svezia nel sostenere che “c’è la necessità di un’integrazione del mercato energetico, il solo modo per controllare i prezzi all’ingrosso”.

    Ancora diversa la posizione britannica, con il ministro Ed Davey che rilancia lo sfruttamento del gas di scisto. “Non tutti sono entusiasti, ma il suo sfruttamento significa meno dipendenza”. La proposta del Regno Unito è dunque “utilizzare le risorse indigene”, una linea sposata dalla Commissione Ue. “È una scelta difendibile anche dal punto di vista della protezione ambientale”, per il commissario responsabile per l’Energia, Gunther Oettinger.

    Bruxelles per un giorno si specchia sulle sue divisioni, fisiologiche e naturali quando si è in ventotto, ma salta all’occhio una diversità che rischia di giocare contro l’Europa. Oettinger lo sa, e lo ricorda agli Stati membri. “Non voglio una ri-nazionalizzazione delle politiche energetiche, come mi pare di vedere oggi in alcune parti”. Ma se l’Europa non più aspettare per l’integrazione energetica, all’interno dell’Ue c’è chi non può aspettare che arrivi il mercato interno. “Noi importiamo combustibili e non abbiamo risorse di gas”, premette il cipriota Stelios Himonas. “Non possiamo permetterci di interrompere le nostre reti tradizionali per puntare sulle rinnovabili”. Dopo la Germania anche la piccola isola chiude le porte al pacchetto clima-energia. Fa parte del dibattito europeo, che in teoria dovrebbe chiudersi quest’anno. Il mercato unico dell’energia dovrebbe arrivare entro la fine del 2014. Europa e Russia permettendo.

    Emanuele Bonini

    Tags: Climaconsiglio ueenergiaGas di scistogermaniaitaliarinnovabilirussia

    Ti potrebbe piacere anche

    Diritti

    Troppi suicidi e troppo sovraffollate, le carceri italiane sempre più un problema

    18 Luglio 2025
    Economia

    L’Italia è il Paese membro dove si lavora meno: quasi 33 anni (contro gli oltre 37 dell’Ue)

    18 Luglio 2025
    Vladimir Putin
    Politica Estera

    La Slovacchia cede, l’Ue adotta il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

    18 Luglio 2025
    germania uk
    Politica Estera

    Germania e Regno Unito siglano un accordo di amicizia che le impegna a difendersi a vicenda

    17 Luglio 2025
    Politica

    Quattro nuove procedure d’infrazione, l’Ue non manda il governo Meloni in vacanza

    17 Luglio 2025
    L'impianto ArcelorMittal (Ex Ilva) a Taranto. [foto: imagoeconomica]
    Politica

    Ex Ilva, la mediatrice Ue indaga sulla presunta inazione della Commissione europea

    17 Luglio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Ursula von der Leyen

    La stampa internazionale denuncia il disastro comunicativo di von der Leyen sul bilancio

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    18 Luglio 2025

    In una lettera aperta alla presidente della Commissione europea, l’Api (l’organo che rappresenta i giornalisti corrispondenti a Bruxelles) deplora numerose...

    Troppi suicidi e troppo sovraffollate, le carceri italiane sempre più un problema

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    18 Luglio 2025

    Il rapporto del Consiglio d'Europa mette in luce criticità crescenti, a cui si chiede porre rimedio

    israele gaza

    L’intesa Ue-Israele sugli aiuti a Gaza è decisamente vaga. E salva gli interessi (e la faccia) dei 27

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    18 Luglio 2025

    L'Ue ha rinunciato ad imporre sanzioni economiche contro Tel Aviv dopo l'accordo raggiunto in extremis per un ingresso massiccio degli...

    L’Italia è il Paese membro dove si lavora meno: quasi 33 anni (contro gli oltre 37 dell’Ue)

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    18 Luglio 2025

    In base ai dati Eurostat solo in Bulgaria l'età lavorativa è più corta di quella tricolore, per questione di pochi...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione