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Katainen:
Jyrki Katainen - f. Commissione europea

Katainen: "Stati interessati a contribuire a Piano Juncker, ma ancora nessuna promessa"

Per quanto riguarda il nostro Paese il ministro delle Finanze Padoan afferma che l'Italia sta “esplorando la possibilità” di partecipare

La Commissione europea aspetta ancora che gli Stati membri contribuiscano finanziariamente al piano Juncker per gli investimenti. Nonostante gli inviti di Bruxelles, le capitali restano in attesa di capire bene come funzionerà e – senza rassicurazioni – non metteranno mano al portafogli. Lo ha spiegato il commissario per la Crescita e gli Investimenti, nel corso della riunione dell’Ecofin, il Consiglio Economia e finanza dell’Ue. “Gli Stati membri – dice Jyrki Katainen – chiedono se è possibile aggiungere capitale per aumentare la capacità di prestito del Fondo. Non abbiamo ancora promesse, ma grazie per questa manifestazione di interesse”. A quanto pare la promessa di non conteggiare ai fini del calcolo del deficit non basta a convincere i Paesi a mettere soldi aggiuntivi. A dividere i Paesi dell’Ue la questione del ritorno del contributo al fondo Feis per gli investimenti: tutti vogliono avere la garanzia che mettendo il denaro si avranno investimenti nel proprio Paese.

Qualcosa che, allo stato attuale, Katainen non può garantire. “Se si sparge la voce che i progetti vengono decisi attraverso un ruolo politico non riusciremo ad attirare il capitale privato”. Per questo motivo c’è un comitato di governatori all’interno del Feis. “Dobbiamo fare in modo che agisca come entità indipendente”.

A non volere ‘lottizzazioni’ dei progetti da finanziare è innanzitutto la Germania. “Gli Stati membri dovrebbero evitare di essere rappresentanti nel Comitato dei direttori” del Feis, ha sostenuto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, per il quale il criterio di finanziamento dei progetti non dovrà essere la provenienza. “Dobbiamo limitarci a progetti realizzabili e coerenti con le priorità delle politiche Ue”. L’Italia condivide in linea di principio il punto di vista tedesco, come confermato dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, secondo cui, “bisogna evitare che gli investimenti finiscano laddove ci sono già e che arrivino laddove servono” davvero. Ciò detto a Roma “stiamo esplorando le possibilità per eventuali partecipazioni”.

La Commissione europea ha proposto un bilancio annuale di quasi 190 miliardi di euro per il 2024
Economia

La Commissione europea ha proposto un bilancio annuale di quasi 190 miliardi di euro per il 2024

Un bilancio da integrare con circa 113 miliardi di euro di pagamenti in sovvenzioni nel quadro di NextGenerationEU, lo strumento varato dall'Ue per per la ripresa economica dalla pandemia. La Commissione riconosce che l'Unione europea ha affrontato "sfide eccezionali negli ultimi anni", tra cui un'inflazione in rapido aumento, "che ha esercitato una notevole pressione sulla capacità del bilancio di rispondere ulteriormente ai nuovi sviluppi