- L'Europa come non l'avete mai letta -
domenica, 20 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Il vento della Catalogna gonfia le vele degli indipendentisti sardi

    Il vento della Catalogna gonfia le vele degli indipendentisti sardi

    Il deputato Pili presenta una riforma costituzionale per indire un referendum. In caso di secessione, l'esercito italiano avrà 30 giorni per lasciare l’isola mentre poliziotti e carabinieri saranno temporaneamente requisiti dall'autorità locale

    Domenico Giovinazzo</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giopicheco" target="_blank">@giopicheco</a> di Domenico Giovinazzo @giopicheco
    5 Ottobre 2017
    in Politica

    Roma – “Volete che la regione Sardegna si costituisca in Stato indipendente, libero e sovrano?”: sarà questo il quesito del referendum indipendentista sardo se il deputato Mauro Pili, del movimento Unidos, riuscirà a far passare la propria proposta di riforma costituzionale, che all’articolo uno recita: “Al popolo sardo, in base alla sua identità, condizione insulare, storia, lingua e cultura è riconosciuto il diritto di autodeterminazione”. Diritto da esercitare tramite referendum, appunto, che spetterà al Consiglio regionale indire sulla base di un voto a maggioranza assoluta dello stesso Consiglio o della richiesta sottoscritta da 100mila elettori.

    Il deputato, che ha rilanciato la propria iniziativa per l’indipendenza sarda sulla scia delle rivendicazioni di questi giorni in Catalogna, promette battaglia se la sua proposta verrà dichiarata inammissibile dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Già in passato, Pili aveva ricevuto una bocciatura per una proposta analoga. Oggi garantisce di aver rimosso con cura gli elementi passibili di censura. Quindi, se la proposta non sarà ammessa alla discussione, minaccia “ne scaturirebbe un contenzioso giudiziario di livello internazionale”. A suo avviso verrebbe “leso un primordiale diritto universale e quello di un parlamentare di svolgere la propria funzione legislativa”. Contro l’eventuale “vulnus giuridico costituzionale”, considerato “alla pari della mancata legittimazione del referendum catalano”, il deputato promette di creare “un casus tutto giudiziario, da affrontare sia nell’ambito della Corte di giustizia europea che a livello di Nazioni Unite”.

    La proposta di legge, piuttosto confusa in alcune parti, punta a introdurre nella Costituzione italiana tutti i criteri per un referendum separatista – il testo stabilisce il quesito, chi ha diritto al voto e alcuni aspetti della transizione verso l’eventuale indipendenza – concedendone la possibilità solo ai sardi, e senza neppure preoccuparsi di abrogare la parte che prevede l’indivisibilità dello Stato italiano.

    Se nell’ipotetico referendum la Sardegna scegliesse l’indipendenza, “le unità delle Forze armate della Repubblica italiana lasceranno entro 30 giorni” l’isola. Potranno restare solo quelle rientranti in un eventuale accordo tra il Consiglio regionale della Sardegna e il governo italiano, le quali “potranno essere utilizzate nei servizi di sicurezza e protezione civile”.

    Bizzarra la norma che di fatto requisirebbe, almeno in via temporanea, il personale della Polizia e dei Carabinieri in servizio nell’Isola. La proposta di Pili, infatti, stabilisca che “le unità, i comandi e gli ugffici dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato continueranno a svolgere i loro compiti e ad esercitare le loro funzioni”, ma lo faranno “alle dipendenze funzionali della Giunta regionale in carica”. Questo varrà “sino a nuove elezioni per l’elezione del Parlamento e del nuovo governo sardo e dell’autorità giudiziaria competente”.

    Sarà lo Stato italiano a continuare a pagare le pensioni: “Tutti i rapporti economici di natura previdenziale dei singoli cittadini sardi restano in carico agli enti preposti sino a nuove disposizioni”, recita il testo. E anche “tutti i rapporti lavorativi legati alla Pubblica amministrazione restano in capo allo Stato italiano sino alla definizione di apposite intese”.

    Quello degli accordi bilaterali con l’Italia è un altro capitolo della proposta del deputato di Unidos, che prevede l’istituzione di “una commissione paritetica” per “definire entro un anno” vari aspetti della ‘Sardexit’: i rapporti economici tra Italia e Sardegna; quelli dei dipendenti della pubblica amministrazione dello Stato italiano; e “le misure di risarcimento per il mancato riequilibrio economico, infrastrutturale e sociale ai danni della Sardegna”. Anche qui, se non si troverà accordo entro un anno, è previsto un ricorso ad “apposito organismo terzo internazionale nell’ambito dell’Organizzazione delle Nazioni unite”.

    Tra bizzarrie e contraddizioni, la proposta di legge appare più una provocazione che una seria strada verso l’indipendenza della Sardegna. E che non sia la secessione il vero obbiettivo lo confessa anche lo stesso Pili, rivelando che l’intenzione è quella di predisporre uno strumento da utilizzare come deterrente verso lo Stato centrale. Basterà che la Costituzione italiana offra alla Sardegna la possibilità di convocare una consultazione indipendentista, è il ragionamento del deputato, perché i sardi abbiano una maggiore forza contrattuale per chiedere maggiore autonomia rispetto a quella riconosciuta in base allo Statuto speciale.

    Tags: autonomiaCatalognacostituzionalecostituzioneindipendenzaMauro PilireferendumriformaSardegnasecessione

    Ti potrebbe piacere anche

    Referendum
    Politica

    Referendum, a Bruxelles disguidi per gli iscritti AIRE. Il Consolato: “Recarsi di persona per ritirare le schede”

    28 Maggio 2025
    giuseppe conte
    Politica Estera

    Conte a Bruxelles per dire no al riarmo: “In Ucraina la strategia bellicista è una scommessa fallita”

    13 Maggio 2025
    Politica

    Referendum abrogativi: per cosa si vota e come si vota dall’estero

    12 Maggio 2025
    Marco Tarquinio
    Notizie In Breve

    Referendum, Tarquinio (Pd): “Chi spegne l’informazione, silenzia la democrazia”

    12 Maggio 2025
    Politica

    Referendum, entro il 7 maggio gli italiani temporaneamente all’estero possono chiedere di votare

    17 Aprile 2025
    Walter Massa ARCI
    Politica

    Arci dà il via alla campagna per i referendum su lavoro e cittadinanza da Bruxelles

    24 Marzo 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Jeremy Corbin con la sciarpa dell'Arsenal

    La falce di luna e il martello

    di Diego Marani
    19 Luglio 2025

    Negli ultimi anni, sia nel Regno Unito che in Francia, si è affermata una forma di alleanza politica fra la...

    Ursula von der Leyen

    La stampa internazionale denuncia il disastro comunicativo di von der Leyen sul bilancio

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    18 Luglio 2025

    In una lettera aperta alla presidente della Commissione europea, l’Api (l’organo che rappresenta i giornalisti corrispondenti a Bruxelles) deplora numerose...

    Troppi suicidi e troppo sovraffollate, le carceri italiane sempre più un problema

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    18 Luglio 2025

    Il rapporto del Consiglio d'Europa mette in luce criticità crescenti, a cui si chiede porre rimedio

    israele gaza

    L’intesa Ue-Israele sugli aiuti a Gaza è decisamente vaga. E salva gli interessi (e la faccia) dei 27

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    18 Luglio 2025

    L'Ue ha rinunciato ad imporre sanzioni economiche contro Tel Aviv dopo l'accordo raggiunto in extremis per un ingresso massiccio degli...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione