Bruxelles – In Europa ci sono 78,5 milioni di poveri, e tra questi gli italiani sono quelli più numerosi tra coloro che hanno difficoltà economiche. Sono 10,4 milioni le persone a rischio povertà in Italia, il dato assoluto più alto a livello Ue. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Eurostat sulle privazioni sociali e materiali, che indicano l’impossibilità a soddisfare una o più tra le seguenti necessità: pagare regolarmente l’affitto o le bollette, avere sempre il riscaldamento, poter far fronte a spese impreviste, avere una connessione a internet, comprare abiti nuovi, mangiare carne due volte la settimana, permettersi un’automobile, permettersi una volta l’anno una settimana di vacanze fuori casa. Il 17,2% degli italiani non è in grado di vivere in tranquillità, un dato problematico, visto che si traduce in circa 10,4 milioni di persone alle prese con ristrettezze economiche.
Dopo l’Italia, Romania, (9.875.390 persone), Francia (8.435.340), Regno Unito (8.434.400) e Spagna (8.082.300) sono i principali Stati membri per indice di privazione materiale e sociale, anche se Romania e Bulgaria sono i Paesi dove la situazione è più critica in quanto la metà delle popolazione è regolarmente in difficoltà (rispettivamente 49,7% e 47,9%). A livello generale comunque la situazione appare migliorare. Stando ai dati dell’istituto europeo di statistica nel 2015 i cittadini Ue in difficoltà economica erano 87,4 milioni, contro i 78,5 del 2016. Nello stesso anno una riduzione si è registrata anche in Italia, dove i poveri sono scesi da 13,1 milioni agli attuali 10,4 milioni.