Roma – Sono Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati i nuovi presidenti di Camera e Senato. L’accordo per portare l’esponente M5s sullo scranno più alto di Montecitorio e la senatrice di Forza Italia su quello di Palazzo Madama ha retto anche davanti all’insidia del voto segreto, segno che la tela tessuta dal leader della Lega Matteo Salvini e dal capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio ha una fibra forte, che a questo punto potrebbe reggere anche per formare una maggioranza di governo.
L’abilità dei due ha consentito al Carroccio di portare avanti l’ambizioso progetto di entrare a Palazzo Chigi senza rompere con il centrodestra, e al M5s di aumentare l’armonia al proprio interno, visto che quella di Fico, in passato, era stata una delle voci più critiche nei confronti del candidato premier pentastellato. Se l’elezione dei presidenti delle camere è un banco di prova per la successiva formazione di un esecutivo, si può dire dunque che il test è riuscito. Anche se è presto per prevederne l’esito, si può ipotizzare che l’asse creato oggi sarà quello attorno al quale si concentreranno i tentativi di dare uno sbocco alle consultazioni che il capo dello Stato, Sergio Mattarella, potrebbe avviare già la prossima settimana, o al massimo dopo la Pasqua, lasciando ai neoeletti presidenti delle camere – saranno i primi a essere convocati insieme con l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – un po’ di tempo in più per ambientarsi. Vediamo i profili della seconda e della terza carica dello Stato.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, eletta con 240 voti alla guida del Senato, è la prima donna a sedere sullo scranno più alto di Palazzo Madama. È un’avvocata di Rovigo, classe 1946, lareata in Giurisprudenza e Diritto canonico. Dal 1994 milita fedelmente nel partito di Berlusconi, con il quale da quell’anno a oggi è sempre riuscita a farsi eleggere senatrice, tranne nella tornata del 1996. Nei governi Berlusconi è stata più volte sottosegretario, e nel 2014 era stata indicata dal Parlamento come componente laica del Csm, organismo dal quale si è dimessa per tornare in Parlamento, al sesto mandato, nella XVIII legislatura appena iniziata.
Roberto Fico, designato con 422 voti a condurre l’Aula della Camera, è nato nel 1974 a Napoli, si è laureato con lode in Scienze della comunicazione nell’indirizzo comunicazioni di massa. Dopo una militanza politica di sinistra, nella sua città ha fondato nel 2005 un meetup ‘Amici di Beppe Grillo’, la prima forma di radicamento sul territorio con cui il M5s ha diffuso la propria presenza a livello nazionale. Eletto alla Camera nel 2013, è stato poi designato alla presidenza della commissione di Vigilanza Rai. Considerato interprete dell’ortodossia pentastellata, in passato è entrato in rotta di collisione con il leader Di Maio, ispirato invece a un pragmatismo che ha portato il movimento a dialogare con le altre forze politiche.