Bruxelles – La nuova coalizione di governo in Italia è piena di contraddizioni e dissidi interni che emergeranno con il tempo, specialmente su questioni di diritti umani e immigrazione. Lo sostiene la co-presidente del partito dei Verdi europei Monica Frassoni, mentre l’altro co-presidente, il tedesco Reinhard Bütikofer afferma che “le negoziazioni sulla formazione del governo tra Di Maio e Salvini sono state talmente piene di antagonismi, che secondo me non sanno in quale direzione stanno andando” .
“L’Italia ha bisogno dell´Europa molto più di quanto l´Europa necessiti dell’Italia” ha proseguito Frassoni durante un incontro promosso dal partito verde con la stampa internazionale a Bruxelles dedicato proprio al tema Italia, “e, tra I Paesi fondatori dell’Ue, l’Italia è il paese più euroscettico”.
“Quello dell’Italia è un disastro a rallentatore” ha spiegato Bütikofer, “per due motivi: primariamente perché, mentre dopo Brexit in tutti i paesi europei la fiducia nell’Ue è aumentata, solo in Italia essa è diminuita; e, in secondo luogo, perché il nuovo governo populista italiano ha usato l’euro e la Germania come una scusa per giustificare inefficienze interne ed ottenere consenso, distogliendo l’attenzione dai reali problemi del Paese”. Ma “anche se il governo non ci piace, dobbiamo sperare che faccia un buon lavoro, cercheremo di convincerli lavorando in partnership con loro”, ha concluso Bütikofer.
Frassoni ha poi incalzato sul fatto che l’euroscetticismo in Italia, pur non capillare, non deve essere sottovalutato e viene esacerbato dalla rappresentazione mistificante dell’Ue da parte di partiti populisti che vedono l’Ue come un nemico. La leader verde stigmatizza poi come i partiti populisti mettano insieme Mario Monti e Matteo Renzi descrivendoli come “servi” dell’Europa, mentre invece secondo lei “non è affatto scontato che l’aumento del deficit e della spesa pubblica coincida con l’aumento del benessere promesso e sperato”.
“I 5 Stelle e la Lega sono molto bravi a parole, ma bisogna vedere se saranno in grado di risolvere le questioni della mancanza di produttività, scarsa qualità del sistema educativo, criminalità organizzata e gap economico tra Nord e Sud”, ha proseguito Frassoni, “ossia i principali problemi del nostro Paese, ma anche i grandi assenti dai discorsi elettorali, accentrati esclusivamente su euro e migranti, impiegati quali capri espiatori”.
Sulla questione dei migranti, la co-presidente del partito dei Verdi europei ha detto che “l’amicizia tra Salvini e Putin è un dato di fatto, e la posizione di Salvini sarà secondo noi opposta a quella di Orbán e dei Paesi di Visegard perché altrimenti l’Italia rischierebbe di diventare il campo profughi europeo”. “Il fallimento della proposta della presidenza bulgara del Consiglio dell’Ue sulla riforma del Regolamento di Dublino rischia di passare erroneamente per la prima vittoria della politica salviniana del ‘sempre no all’Ue’, ma questa è ipocrisia, perché già i precedenti esecutivi si erano mossi in quella direzione”, ha affermato Frassoni, “e noi dei Verdi europei sosterremo la proposta del Parlamento europeo a favore di una riforma di Dublino che abolisca il principio di Paese di primo arrivo e imponga ricollocamenti obbligatori”.
“L’attuale sistema di quote sulla ridistribuzione dei migranti è stato un errore fin da principio”, ha sostenuto Bütikofer, “la Commissione deve coinvolgere maggiormente la Corte di giustizia dell’Ue per legiferare a favore di una solidarietà più flessibile tra gli Stati membri”. “Potrebbe delinearsi uno scenario inaspettato per l’Italia sulla questione dei migranti, con una Germania alleata e la Francia di Macron all’opposizione” ha immaginato Bütikofer.
“La frase pronunciata dal Commissario europeo per il bilancio e le risorse umane Gunther Oettinger in un’intervista rilasciata a Deutsche Welle secondo cui i mercati finanziari imporrebbero agli italiani come votare”, ha proseguito Reinhard Butikofer, “va a detrimento dell’intera Ue, in particolare della Commissione, e fa il gioco dei populisti”.
Sulle questioni ambientali Frassoni ha esaltato le parole del neo-premier spagnolo Pedro Sánchez su clima ed energie rinnovabili e ha aggiunto che “in Italia non sappiamo cosa succederà perché c’è opposizione tra Lega e Movimento 5 Stelle sul tema, ma ciò che è certo è che vogliamo che in Italia prenda forma un partito verde indipendente e legato ai Verdi europei che sia capace di sollecitare il dibattito sulle questioni ambientali, in particolare sul legame tra produttività industriale e sostenibilità”.