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Brexit, Copa e Cogeca: Senza accordo ci rimettono gli agricoltori

Brexit, Copa e Cogeca: Senza accordo ci rimettono gli agricoltori

Le due organizzazioni auspicano che i futuri passi nei rapporti tra Gran Bretagna e Unione europea continuino positivamente, ma mettono in guardia: "Essenziale ridurre al minimo le frizioni negli accordi doganali"

Bruxelles – Copa e Cogeca, le due organizzazioni di rappresentanza a livello europeo degli interessi delle cooperative agricole e della pesca, esortano i parlamentari Ue e Uk a concludere rapidamente il processo di ritiro, con la priorità assoluta di evitare il mancato accordo, opzione assolutamente non auspicabile “per i milioni di di agricoltori europei e per le loro cooperative”.

Il 60 percento delle esportazioni agroalimentari della Uk sono dirette verso l’Unione europea. Dal lato opposto, la richiesta britannica di tali beni dal Continente ammontano a una cifra compresa tra il 70 e il 90 percento del totale importato. È chiaro che le negoziazioni in merito siano essenziali, soprattutto per i lavoratori del settore agricolo.

Il 25 novembre scorso, con il vertice dei capi di Stato e di governo sulla Brexit tenutosi a Bruxelles, si è fatto un ulteriore passo verso un’uscita ordinata, minimizzando lo scenario del no deal, che sarebbe quanto mai catastrofico. A dirlo sono appunto Copa e Cogeca, dichiarandosi “soddisfatte” che i negoziatori si siano accordati riguardo al periodo di transizione. Grazie ad esso, Copa e Cogeca sostengono, sarà possibile eliminare i rischi di rottura o di costi aggiuntivi per gli Stati membri nelle relazioni commerciali tra gli Stati membri e la Gran Bretagna. Il periodo, affermano le due organizzazioni in una nota, consentirà di “prepararsi ad ogni possibile cambiamento negli accordi doganali che saranno eventualmente previsti in futuro”. A loro avviso, “in questa fase di transizione non dovrebbero essere introdotte  nuove procedure doganali, ispezioni sanitarie e fitosanitarie, e nessuna forma di burocrazia aggiuntiva”, che potrebbe portare a complicare una fase già di per sé difficile da affrontare.

“C’è ancora tanto lavoro da fare e incertezza in merito alle negoziazioni, ma dobbiamo comunque accogliere con positività e ottimismo questi segnali e riconoscere l’impegno che tutte le parti hanno messo nel compiere questo primo passo”. La Dichiarazione per le relazioni future approvata la scorsa domenica “corrisponde alla nostra richiesta ai negoziatori di mantenere i rapporti commerciali più stretti possibile. E’ positivo che l’Ue e la Uk cerchino nuovi accordi doganali nella direzione di facilitare il commercio, riducendo al minimo le frizioni e preservando l’integrità del mercato unico”.

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