Bruxelles – Le politiche economiche del governo giallo-verde e la loro legge di bilancio “hanno il potenziale per innescare una nuova crisi finanziaria”. Il giudizio, severo e preoccupato, è quello espresso da Timo Wollmershaeuser, ricercatore di EconPol Europe, e rilanciato da Ifo Institute, il principale centro studi tedesco su questioni economiche.
Nel mirino degli analisti le politiche già adottate per il salvataggio delle banche BPV (banca popolare di Vicenza) e Veneto Banca, e confermate dall’attuale esecutivo. “La correlazione tra i premi di rischio per i titoli di Stato e le banche è nettamente aumentata dal salvataggio, agli alti livelli osservati prima dell’inizio dell’Unione bancaria”, rimarca Wollmershaeuser. “Era esattamente questo disastroso legame sovrano-bancario, in cui i bilanci bancari traballanti degradavano la solvibilità dei loro sovrani, e viceversa, che l’Unione bancaria stava mirando a recidere”. Adesso tutto questo viene messo in discussione, secondo l’analista.
“I piani di bilancio del nuovo governo italiano hanno il potenziale per innescare una nuova crisi finanziaria”. I piani dell’esecutivo tricolore e controversie che ne sono seguite con la Commissione europea hanno portato ad un aumento “significativo” dei premi di rischio per gli strumenti di debito italiani, da una media relativamente stabile di 1,3 punti percentuali tra gennaio e aprile 2018 a un massimo di 3,3 punti percentuali nel novembre 2018.
Tutto questo, spiega il ricercatore, vuol dire che nuove dispute sul bilancio “non solo mettono in pericolo la stabilità del sistema bancario italiano”, ma implica che tale pericolo “può anche essere trasferito ai sistemi bancari di altri paesi che detengono crediti nei confronti del governo italiano”. E’ questo il famoso contagio per l’Eurozona. Insomma, l’Italia è un rischio per sé e per gli altri.