Bruxelles – Austerità e ancora austerità, adesso anche su internet. Gli olandesi nel corso di questi anni si sono distinti per la linea intransigente sui conti pubblici, spingendo sempre per politiche parsimoniose e attente. Adesso la storia si ripete, e la dottrina del rigore si predica sul web. A operare la stretta sui conti in disordine on-line Wopke Hoekstra, ministro delle finanze dei Paesi Bassi. E’ lui ad aver riproposto il mai abbandonato dibattito sui conti esortando i rivenditori di internet a inasprire le loro procedure di credito per impedire ai consumatori di cadere in una spirale di debito.
Secondo gli ultimi dati un utente su cinque è classificato come “debitore problematico”. Vuol dire che un quinto degli utilizzatori di internet ha conti in sospeso con il mondo dell’e-commerce. Una spirale che nei Paesi Bassi vogliono spezzare, impedendo di concedere ulteriori credito a chi non salda le fatture pendenti. Hoekstra si è rivolto al Parlamento di sua maestà, dicendosi disponibile a discutere una legge in materia. Gli olandesi, pardon!, i neerlandesi, lanciano dunque l’austerity 2.0 e un messaggio per il resto d’Europa.



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