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Von der Leyen:
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante uno suo intervento in Parlamento europeo [archivio]

Von der Leyen: "Farò tutto per evitare le cicatrici della crisi economica"

Durante la conferenza sul lavoro e sull'occupazione organizzata dai popolari europei la presidente della Commissione rimarca l'importanza di sostenere l'occupazione femminile: "La ripresa dell'Europa deve valere per tutti"

Bruxelles – Investire nel futuro per riattivare il mercato del lavoro, ma cambiare decisamente passo sotto alcuni aspetti. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen interviene alla conferenza del Partito Popolare Europeo sul lavoro e sull’occupazione e ribadisce i cardini su cui si incentreranno le iniziative europee per favorire la ripresa delle assunzioni.

Per von der Leyen dopo il tempo della creatività e della resilienza, attitudini che sono state esaltate nei primi mesi della pandemia da parte del mondo del lavoro e dell’istruzione, è necessario porre le basi per una ripresa sociale, equa e basata sull’occupazione. “La crisi sanitaria è al centro, e la supereremo con i vaccini nei prossimi mesi, ma la crisi economica persisterà” ha affermato citando le parole del suo predecessore nel giro di interventi Manfred Weber, Presidente del Gruppo parlamentare dei popolari europei. “Oggi molti temono che le cicatrici della crisi economica possano persistere ancora per molto tempo anche quando il virus sarà sconfitto. Posso capire le loro paure. E farò tutto quello che posso per evitarlo”.

“Nell’ultimo anno ci siamo sforzati di proteggere i posti di lavoro, ora dobbiamo occuparci di crearne nuovi”, ha detto il capo del collegio in vista del Piano d’Azione per il Pilastro dei diritti sociali che la Commissione presenterà domani mattina (4 marzo). Quest’ultimo, insieme allo strumento “EASE” (Effective Active Support To Employment), sono le iniziative principali che concretizzeranno l’approccio suggerito dalla Commissione per spingere gli Stati membri ad adottare “il giusto mix tra competizione, diritti e opportunità per crescere e di protezione sociale per i momenti di difficoltà“. Come spiegato dalla stessa von der Leyen ai suoi colleghi di partito durante il suo intervento, Bruxelles vuole aiutare i 27 governi dell’Unione Europea a procedere nella transizione dalle misure di assistenza richieste dalla crisi a quelle di supporto alla creazione di posti di lavoro sostenibili per il futuro. “Sarà essenziale impiegare tutti gli incentivi a disposizione delle politiche attive del lavoro”. La presidente però parte sempre dal presupposto che “gli Stati membri non debbano direttamente creare posti di lavoro, ma sono chiamati a sostenere le imprese nell’intraprendere questi sforzi”.

Tutto questo mentre la Commissione ha nel mirino precisi obiettivi nell’ambito dello sviluppo di nuove competenze (upskilling) e di riqualificazione (reskilling). “Fino al 2030 almeno il 60% degli adulti dovrà partecipare a programmi di upskilling e reskilling ogni anno. È una misura necessaria affinché più lavoratori possibili ricevano la formazione di cui le imprese hanno bisogno”.

Giovani, riforme e occupazione femminile

Von der Leyen ha ritenuto “inaccettabile” il fatto che nell’Unione Europea il 18 per cento dei giovani sia senza lavoro. “La ripresa europea parte dai giovani. Loro sono i più colpiti, è soprattutto a loro che è stato rubato questo ultimo anno. Un dato sulla disoccupazione giovanile del genere è inaccettabile, perché il futuro dell’Europa si fonda sull’aspirazione, sui sogni e sull’energia dei giovani”. Un punto su cui ha insistito, oltre allo stesso Manfred Weber (che ha sottolineato l’importanza di spendere i fondi della ripresa “nel futuro, non nel consumo”), anche il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Quest’ultimo ha affermato nel suo intervento la necessità dell’adozione di riforme “non perché è un comando di Bruxelles, ma perché è la via per creare delle opportunità per i nostri giovani”.

La Commissione ha anche un altro obiettivo da centrare entro il 2030: arrivare al 78 per cento della popolazione in età lavorativa impiegata. “Ma questo sarà possibile con la partecipazione delle donne al lavoro”, ha aggiunto von der Leyen rimarcando una priorità che va a braccetto con una buona istruzione e una soddisfacente assistenza all’infanzia. “Su questo tema insisto con forza. La ripresa dell’Europa deve valere per tutti”. Attualmente il tasso di occupazione femminile è del 63 per cento.

“C’è bisogno di una riconciliazione tra genitorialità e carriera professionale“, ha continuato l’inquilina di Palazzo Berlaymont.  “La cosa vale sia per gli uomini che per le donne. Entrambi, grazie a degli adeguati assegni familiari e a un’istruzione di buona qualità, devono avere il tempo di poter diventare genitori e allo stesso tempo di creare una loro carriera. Questo sarebbe il successo più grande che possa capitarci per una ben istruita futura generazione europea”.