Bruxelles – Sarà presentato mercoledì (23 febbraio) il Data Act, la proposta della Commissione UE che “offrirà più capacità di controllo su come i nostri dati personali vengono prodotti dai dispositivi connessi e processati in ambito industriale”, così come anticipato dalla presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, all’evento Masters of Digital di DigitalEurope. L’iniziativa legislativa della Commissione sulla condivisione, le condizioni di accesso da parte degli enti pubblici, i trasferimenti internazionali e l’interoperabilità dei dati si inserisce nell’ambito della strategia per accelerare la digitalizzazione del Mercato Unico dell’UE, in particolare “per migliorare l’equità nell’economia dati e chiarire i diritti di uso in ambito commerciale”, secondo altre indiscrezioni fornite nei mesi scorsi dal commissario per la Giustizia, Didier Reynders.
L’obiettivo del Data Act è quello di facilitare la condivisione di dati sicuri e in linea con le disposizioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (GDPR) dell’UE e garantire a tutti gli attori di mercato parità di condizioni nell’accesso. In altri termini, chiunque contribuisca alla generazione di questi dati dovrebbe essere anche in grado di accedervi. La proposta si baserà sulla consultazione pubblica aperta lo scorso anno dall’esecutivo comunitario, dalla quale è emersa la necessità di una più coerente condivisione dei dati tra imprese e amministrazioni pubbliche, in particolare per la gestione di emergenze e la prevenzione di crisi. Il Data Act si applicherà a fornitori di servizi digitali e di oggetti connessi a Internet (Internet of things) e agli utenti sul territorio UE.
La proposta del gabinetto von der Leyen si prospetta come “un nuovo importante passo avanti nella costruzione di un approccio alla digitalizzazione equo e incentrato sull’uomo“, aveva spiegato la vicepresidente della Commissione UE per il Digitale, Margrethe Vestager, in occasione dell’avvio della consultazione pubblica. “Chiarirà i diritti e gli obblighi delle parti nelle transazioni e garantirà l’equità nell’allocazione del valore dei dati tra gli attori di questa economia”. Anche il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, si era sbilanciato sul fatto che “il Data Act sbloccherà vaste raccolte di dati industriali e contribuirà all’emergere di un Mercato unico sovrano”, in cui le informazioni saranno “condivise, archiviate ed elaborate in linea con le norme europee come la protezione dei dati, il rispetto della proprietà intellettuale e i segreti commerciali”.
Trattandosi di un regolamento, il Data Act in fase di presentazione da parte della Commissione UE dovrà essere approvato dai co-legislatori del Parlamento e del Consiglio dell’UE (dopo i negoziati per trovare un punto di compromesso tra le rispettive posizioni). Solo a partire da quel momento sarà immediatamente applicabile in tutti gli Stati membri dell’Unione.