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Il ministro Brunetta a Bruxelles conferma l'impegno dell'Italia sul PNRR e anticipa la possibilità di un

Il ministro Brunetta a Bruxelles conferma l'impegno dell'Italia sul PNRR e anticipa la possibilità di un "Recovery 2"

Confronto con i membri della Commissione Europea per il ministro ministro alla Pubblica amministrazione. Focus su tempi e progetti di messa a terra del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sulle prospettive di nuovi strumenti comuni per rispondere alle crisi

Bruxelles – L’Italia è impegnata nel “rispetto di tempi, impegni, obiettivi e scadenze” del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “È un contratto che funziona e i contratti si rispettano, non chiediamo nessun rinvio”. Lo ha messo in chiaro il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, rispondendo oggi (mercoledì 30 marzo) alle domande della stampa di Bruxelles, al termine della due-giorni di incontri con i membri dell’esecutivo UE guidato da Ursula von der Leyen. “Siamo in una situazione complicata a livello inflazionistico e sono cambiate le aspettative di crescita, ma riaffermiamo la nostra serietà, perché il successo del PNRR non è solo dell’Italia, ma di tutta l’Europa”, ha dichiarato il ministro.

Con il vicepresidente esecutivo della Commissione UE per l’Economia, Valdis Dombrovskis, è stato fatto il punto sugli interventi in ambito di pubblica amministrazione – come accesso, capitale umano e digitalizzazione – e sulle prossime scadenze del Piano nazionale italiano. “Si tratta di un grande catalizzatore di riforme”, ha sottolineato il ministro Brunetta, illustrando ai giornalisti la piattaforma di assistenza tecnica Capacity Italy: “Circa 600 tecnici e ingegneri seguiranno i bandi, i progetti e la formazione degli enti locali per mettere a terra i fondi del PNRR”, qualcosa che “non si vedeva dai tempi della Cassa del Mezzogiorno”. Con il commissario UE per l’Economia, Paolo Gentiloni, il ministro Brunetta si è confrontato non solo sulla piattaforma di assistenza tecnica alla pubblica amministrazione prevista dal PNRR italiano, ma anche sulla possibilità di un rinvio del Patto di Stabilità: “Al momento stiamo parlando di una sospensione delle regole, non possiamo andare avanti così”, ma sarebbe necessario “trovare un nuovo modo di definire gli aiuti di Stato e un Patto di Crescita, cioè regole con maggiore flessibilità”.

Il tutto viene letto in un’ottica di maggiore integrazione europea, a partire dalla risposta alle crisi che deve affrontare l’Unione, “come diceva Jean Monnet”, ha ricordato Brunetta: “Nessuno si salva da solo, vale per la sicurezza politica, ma anche per quella energetica”. Il riferimento è all’attuale guerra in Ucraina, che sta avendo conseguenze a ogni livello. “A maggio parleremo di un Recovery 2, che tenga in considerazione l’impatto dell’invasione russa su energia e difesa“, ha anticipato il ministro, precisando che “saranno rispettate le sensibilità di tutti, ma i mercati sono pronti con una grande quantità di liquidità disponibile”. In ogni caso, “non dovremo destabilizzare il primo PNRR”, considerato il fatto che ora si potranno iniziare a vedere “i primi risultati”.

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