Bruxelles – Continua la querelle tra la Commissione Europea ed Elon Musk sul nuovo corso di Twitter. Preoccupano le politiche occupazionali e operative, ma soprattutto il rispetto della nuova legislazione Ue che rende responsabili le piattaforme per la diffusione di contenuti illegali e la disinformazione attraverso i social media. “C’è ancora molto lavoro da fare, Twitter dovrà implementare politiche trasparenti per gli utenti, rafforzare in modo significativo la moderazione dei contenuti e affrontare la disinformazione”, ha commentato il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, al termine della videochiamata con il magnate sudafricano naturalizzato statunitense nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 30 novembre).
Tutto ruota attorno al rispetto del Digital Services Act (Dsa), la legge sui servizi digitali entrata in vigore lo scorso primo novembre, su cui da mesi il gabinetto von der Leyen sta avvertendo Musk che non accetterà compromessi: il Dsa prevede anche valutazioni indipendenti (e annuali) dei rischi sistemici di disinformazione, contenuti ingannevoli, violazione dei diritti fondamentali dei cittadini e violenza di genere e minorile. Era stato lo stesso commissario Breton a fissare i primi paletti a fine aprile, quando era iniziato l’iter di acquisizione dell’azienda da parte di Musk, e il concetto è stato ribadito recentemente: “In Europa, l’uccellino [di Twitter, ndr] volerà secondo le nostre regole”.
Con la videochiamata di ieri il titolare per il Mercato interno del gabinetto von der Leyen ha voluto mettere sul tavolo tutte le preoccupazioni e i punti fermi di Bruxelles, discutendone direttamente con il nuovo proprietario della piattaforma di social media. “Accolgo con favore le dichiarazioni d’intenti di Elon Musk di preparare Twitter 2.0 per il Dsa“, ha sottolineato in un tweet Breton, in attesa di “progressi in tutte queste aree”. Non è passato sotto silenzio il fatto che il resoconto della conversazione sia stato pubblicato dal commissario europeo non su Twitter, ma su Mastodon, il diretto competitor dell’azienda acquisita da Musk per 44 miliardi di dollari. “Sono lieto di sentire che ha letto attentamente il Dsa e che lo considera un approccio sensato da implementare su base mondiale”, ha precisato Breton sulla rete sociale di microblogging.
https://twitter.com/ThierryBreton/status/1598015892457426944?s=20&t=uM-jiVKTBXxhKKz-JmG4JQ
Il commissario Breton ha ricordato a Musk che la nuova legge sui servizi digitali prevede multe fino al 6 per cento del fatturato globale delle aziende che violano le norme disegnate per rendere responsabili le piattaforme della diffusione di contenuti illegali e d’odio attraverso i social media. Nel 2021 il fatturato di Twitter è stato di circa 5 miliardi di dollari: la massima sanzione possibile si attesterebbe perciò attorno ai 300 milioni di dollari.
L’ultima preoccupazione per la Commissione è la decisione di Twitter di smettere di valutare la disinformazione legata al Covid-19, uscendo di fatto dal Codice di condotta sulla disinformazione online, il programma di rendicontazione europeo sulla responsabilità delle Big Tech nella diffusione di notizie legate alla pandemia e alla campagna di vaccinazione. “A mio parere, Twitter ora è in testa alla fila dei regolatori” da tenere sotto controllo, ha confermato in un’intervista a Politico la vicepresidente della Commissione Ue per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová, sottolineando che “Musk sembra voler attirare l’attenzione delle autorità di regolamentazione, anche con la recente decisione di non valutare la disinformazione legata al Covid-19″.
Tra Elon Musk priorità digitali del 2023
Oltre a portare avanti l’interlocuzione e il controllo della piattaforma statunitense, proprio su Twitter il commissario Breton ha reso note le priorità digitali della Commissione Ue nel 2023, in un video riassuntivo degli obiettivi raggiunti nel corso di quest’anno (che inizia con l’incontro di inizio maggio a Austin con Musk). Tra le novità in arrivo ci sarà la legge sulle materie prime critiche, il fondo di sovranità dell’Ue, una quota equa per i costi di rete, l’iniziativa sul Metaverso e un pacchetto di agevolazioni per le piccole e medie imprese (una proposta per un unico insieme di norme fiscali per fare impresa sul territorio comunitario).
https://twitter.com/ThierryBreton/status/1598089994379628550?s=20&t=uM-jiVKTBXxhKKz-JmG4JQ