Bruxelles – Il Parlamento europeo ha deposto la vicepresidente dell’aula Eva Kaili, in seguito all’arresto di quest’ultima da parte della Procura Federale belga nell’ambito dello scandalo di corruzione denominato Qatar gate. 625 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti nella votazione per appello nominale, che si è tenuta poco dopo le 12.00 nell’emiciclo di Strasburgo, e che supera ampiamente la maggioranza dei due terzi prevista dalla procedura. L’unico membro che si è espresso contro la destituzione di Kaili è il croato Mislav Kolakusic. La richiesta di procedere per appello nominale è stata presentata dai gruppi dei Socialisti e democratici (S&D), della Sinistra europea e da Identità e Democrazia (ID).
La decisione di attivare l’articolo 21 del regolamento dell’Eurocamera, che permette di indire una votazione per rimuovere dagli incarichi istituzionali le più alte cariche del Parlamento Ue, qualora siano ritenute colpevoli di colpe gravi, è stata presa in mattinata all’unanimità dalla conferenza dei presidenti, in cui si riuniscono i leader dei gruppi politici e la presidente del Parlamento, Roberta Metsola. “Non ci fermeremo finché non sarà ristabilita la piena fiducia nella nostra Istituzione”, hanno dichiarato i capigruppo dopo la riunione con Metsola, “si parte oggi con la cessazione anticipata dall’incarico del Vicepresidente coinvolto, proseguiremo con il rafforzamento delle norme del Parlamento sull’accesso ai suoi locali e agli incontri. Garantiremo inoltre che il finanziamento di organizzazioni e persone con l’accesso al Parlamento sia completamente divulgato e adeguatamente monitorato”.
Secondo quanto riportato dal quotidiano belga l’Echo, all’esponente greca del gruppo politico S&D sarebbero stati sequestrati 750 mila euro in contanti, in tagli da 20 e 50 euro, rinvenuti dalle forze dell’ordine nella sua abitazione e nella valigia che portava con sé il padre di Kaili nel momento in cui è stato fermato. Nonostante l’immunità di cui l’ex vicepresidente avrebbe goduto in quanto europarlamentare, l’essere stata colta in flagranza di reato ha permesso alla Procura belga di convalidarne immediatamente l’arresto.
Oggi alle 16:30, si terrà un dibattito in Aula sui sospetti di corruzione da parte del Qatar e sulla più ampia necessità di trasparenza e responsabilità nelle istituzioni europee.
Giovedì intorno a mezzogiorno, il Parlamento voterà una risoluzione sul tema.