Bruxelles – Incertezze, rischi al ribasso per la crescita, ma pure segnali di miglioramento. Uno su tutti. “Lo shock energetico potrebbe svanire più rapidamente del previsto e le società dell’area dell’euro potrebbero adattarsi più rapidamente al difficile contesto internazionale”. Christine Lagarde, nel giorno in cui il consiglio direttivo della Bce aumenta ancora una volta i tassi di intesse, questa volta di mezzo punto, rassicura molto più che i presenti nella sala stampa di Francoforte. La presidente della Banca centrale europea parla a mercati, imprese e governi. “I rischi per le prospettive di crescita economica sono diventati più equilibrati“.
Certo, non mancano fattori negativi. Lagarde è consapevole che il conflitto russo-ucraino “continua a rappresentare un significativo rischio di ribasso per l’economia e potrebbe nuovamente far salire i costi dell’energia e del cibo”, e che sull’inflazione pesa l’andamento cinese. “Una ripresa economica più forte del previsto in Cina potrebbe dare un nuovo impulso ai prezzi delle materie prime e alla domanda estera“, alimentando un nuovo rialzo dei listini. Complice anche un’inflazione comunque in calo (8,5 per cento a gennaio, secondo le stime preliminari di Eurostat), l’Eurotower ne approfitta a aumenta ancora il costo per il prestito del denaro.
Il tasso sui rifinanziamenti principali sale così al 3 per cento, quello sui depositi al 2,50 per cento e quello sui prestiti marginali al 3,25 per cento, e “intendiamo aumentarli di altri 50 punti base alla prossima riunione di marzo”, preannuncia Lagarde. Che conferma allo stesso tempo le ragioni che la inducono a ritenere che la fine dello shock energetico sia più vicino. “Le strozzature dell’approvvigionamento si stanno gradualmente attenuando, la fornitura di gas è diventata più sicura, le imprese continuano a lavorare con ingenti ordini inevasi e la fiducia sta migliorando”. Risultato: “Nel complesso, l’economia si è dimostrata più resiliente del previsto e dovrebbe riprendersi nei prossimi trimestri”.
La Commissione europea presenterà le previsioni economiche la prossima settimana. Sarà quello il momento per vedere se le anticipazioni di Lagarde saranno confermate o, al contrario, smentite. Ma intanto, almeno a Francoforte, si guarda all’energia come meno apprensione.