Bruxelles – 262 rintocchi di campana e i nomi delle vittime letti ad uno ad uno nel silenzio del piazzale antistante la miniera di Bois du Cazier a Marcinelle, nel comune belga di Charleroi. È in corso oggi (8 agosto) nella località della capitale della Vallonia la commemorazione per il 67esimo anniversario della tragedia in cui persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani.

A rendere omaggio ai lavoratori rimasti uccisi nel disastroso incendio divampato la mattina di quell’8 agosto 1956, la famiglia reale, le autorità locali e federali belghe e il vice Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che incontrerà anche una rappresentanza della numerosa comunità italiana in Belgio. “La tragedia di Marcinelle ha avuto un ruolo cruciale nel gettare le fondamenta dell’Europa di oggi e della cittadinanza europea, ispirata ai valori condivisi del rispetto per la dignità umana, dell’uguaglianza, della democrazia e della libera circolazione dei lavoratori”, ha dichiarato il ministro, sottolineando come “il sacrificio di quei minatori ha contribuito a rafforzare la consapevolezza dell’importanza di assicurare adeguate garanzie e sicurezza sul lavoro“.
Tutela che va “mantenuta salda” per tutti i lavoratori, “ovunque essi si trovino, quale che sia la loro nazionalità, per prevenire e sanare inaccettabili forme di marginalizzazione”. È questo il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un monito diretto anche a Palazzo Chigi: solo un anno fa, quand’era ancora all’opposizione, Giorgia Meloni aveva dichiarato con fermezza che “utilizzare la tragica ricorrenza di Marcinelle per comparazioni forzate e strumentali non sia un modo corretto né di ricordare gli italiani di ieri, né di affrontare il tema degli stranieri di oggi”, evidenziando il “quadro radicalmente diverso da quello dell’attuale situazione dell’immigrazione verso l’Italia”. La leader di Fratelli d’Italia aveva ribadito che “è doveroso ristabilire il principio elementare che in Italia si può accedere e permanere soltanto rispettando le nostre leggi”, concedendo il permesso di soggiorno solo agli aventi diritto allo status di rifugiato.
Erano però migranti economici, gli oltre 60 mila italiani che vennero inviati a lavorare nelle miniere belghe in virtù del protocollo italo-belga stipulato dai due Paesi nel 1946. Lavoratori che – ha ricordato oggi la premier con un tweet– “avevano deciso, con sofferenza e dolore, di abbandonare la Patria per emigrare in Belgio” e che “lavorarono duro, con umiltà e dedizione, senza garanzie, in condizioni terribili e ora inimmaginabili”.
Il mio ricordo delle 262 vittime della tragedia mineraria di #Marcinelle. Tra loro 136 italiani, connazionali per i quali oggi celebriamo la 'Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo'. Siamo grati per il loro contributo alla crescita economica dell'Italia. pic.twitter.com/mUdi9TSXv1
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) August 8, 2023