Bruxelles – Un compromesso tra Francia e Germania sul nuovo assetto del mercato elettrico dell’Ue è possibile. Dopo mesi di stallo a Bruxelles, è un incontro di alto livello ad Amburgo, in Germania, tra il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz ad aver, potenzialmente, sbloccato un accordo politico sulla riforma del mercato elettrico dell’Ue che dovrebbe essere formalmente finalizzato a Lussemburgo martedì 17 ottobre al Consiglio Ue dell’Energia.
Parigi e Berlino “hanno modelli energetici diversi, il che è un’opportunità perché possono essere complementari. Dobbiamo finalizzare la discussione” sul nuovo assetto del mercato elettrico dell’Ue, ha ammesso Macron in conferenza stampa al fianco di Scholz, al termine della due giorni di lavoro ad Amburgo con le rispettive squadre di governo. Il titolare dell’Eliseo si è detto fiducioso di poter trovare un accordo entro la fine del mese sulla riforma, proposta dalla Commissione europea lo scorso 14 marzo come uno dei pilastri normativi del Piano industriale per il Green Deal. La riforma è in stallo al Consiglio Ue da mesi (l’Europarlamento ha adottato a settembre la sua posizione per avviare il negoziato con gli Stati membri, possibilmente entro fine 2023) e la causa principale è proprio la divergenza di idee tra Parigi e Berlino.
“Viste le discussioni che abbiamo avuto, i prossimi giorni e le prossime settimane ci permetteranno di finalizzare un accordo solido per noi e per l’Europa”, ha assicurato Macron. Scholz ha parlato di “discussioni intense e costruttive” tra i due governi, che dovrebbero consentire di “sviluppare risposte comuni”. “Vogliamo lavorare insieme per garantire che l’Europa mantenga la sua sovranità in questo settore e che il sistema energetico europeo possa garantire la crescita e prezzi bassi dell’elettricità”, ha aggiunto, senza sbilanciarsi.
Il nodo della discordia riguarda il ruolo del nucleare. Come richiamato da Macron in conferenza stampa, per puntare alla neutralità carbonica la Francia ha scelto un modello improntato prevalentemente sulle centrali nucleari; Berlino, abbandonando l’atomo, ha scelto diversamente di incanalare gli investimenti per neutralità principalmente sulle energie rinnovabili. E sempre più spesso ormai le discussioni tra i Ventisette governi in materia di politica energetica sono ‘polarizzate’ tra pro-nucleare e pro-rinnovabili, tra Francia e Germania. Con l’asse Parigi-Berlino bloccato, però, l’Unione europea avanza più lentamente.

Nello specifico della riforma del mercato elettrico, la Francia – sostenuta da vari Paesi dell’Est – difende i contratti a prezzo fisso per tutte le centrali elettriche, compreso il nucleare. Berlino teme che la riforma crei così un vantaggio competitivo sproporzionato per la Francia, consentendole di produrre elettricità nucleare a un prezzo fisso. La presidenza spagnola alla guida dell’Ue ha finora mantenuto le discussioni a livello principalmente tecnico, tra rappresentanti permanenti al Coreper, ma vista l’impossibilità di trovare un compromesso, Madrid ha deciso di spostare i colloqui sul piano politico la prossima settimana. A confermarlo ieri anche la ministra spagnola della transizione Teresa Ribera, che presiederà la riunione. “Stiamo lavorando per raggiungere un accordo sulla riforma del mercato elettrico dell’Ue, vogliamo arrivare a una posizione comune il prossimo martedì al Consiglio Ue Energia che si terrà a Lussemburgo”, ha confermato in conferenza stampa a Madrid, in Spagna, insieme al neo commissario europeo per l’Azione per il clima, Wopke Hoekstra. “Francia e Germania hanno un diverso mix energetico, ma vogliamo avere una decisione concordata. Non vogliamo avere vincitori o vinti. Vogliamo avere un interesse comune”, ha ricordato Ribera. La presidenza Ue della Spagna sta continuando ad analizzare “diverse proposte che continueremo a discutere domani alla riunione del comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue e nei prossimi giorni, prima di martedì, avremo l’opportunità di preparare meglio la discussione, che sarà molto ricca e impegnativa, ma siamo convinti che arriveremo a un risultato positivo”, ha concluso.