Bruxelles – Spionaggio dei giornalisti, la Commissione torna a fare pressioni sull’Italia. “Se confermato, è inaccettabile“, tuona la vicepresidente esecutiva e responsabile per la Democrazia, Henna Virkkunen, a proposito delle vicende che hanno riguardato Fanpage e il suo direttore, Francesco Cancellato, spiato per mezzo di uno spyware sviluppato dalla società Paragon Solutions. “La Commissione è a conoscenza delle recenti relazioni sull’uso di Paragon”, fa sapere la commissaria, che avverte l’Italia: il nuovo regolamento europeo sulla libertà dei media (Emfa), sarà applicabile a partire dall’8 agosto 2025, e “la Commissione utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire l’effettiva applicazione del diritto dell’Unione“.
Virkkunen si trova a dover rispondere a un’interrogazione parlamentare depositata dagli europarlamentari di Pd, M5S e Avs, che chiedono conto di quanto sta accadendo nel Paese puntando il dito contro l’attuale governo nazionale, quello a guida Giorgia Meloni. Il vice-capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Gaetano Pedullà, esulta: “La Commissione europea ricorda che tutte le normative dell’Ue violate da questo caso di spionaggio devono andare avanti garantendo il rispetto dello stato di diritto nel nostro Paese”.
La vicenda agita la maggioranza. Il governo in Italia – investito dalla scandalo per l’ammissione, da parte del sottosegretario Alfredo Mantovano, di spionaggio della Ong Mediterranea attraverso lo stesso programma spyware Graphite di Paragon – si è detto estraneo alla vicenda, con l’azienda israeliana che ha però disdetto tutti i contratti in essere dopo aver accusato lo stesso esecutivo di non aver usufruito della possibilità, a disposizione, di verificare se il sistema Paragon fosse stato effettivamente usato, e da chi, contro il direttore di Fanpage.
La vicenda però investe anche chi oggi è all’opposizione. La Ong attiva nel prestare soccorso in mare ai richiedenti asilo sarebbe stata già oggetto di intercettazioni autorizzate nel 2019 dall’allora governo Conte bis, dunque la coalizione Pd-M5S oggi all’attacco della maggioranza di governo. La vicenda tutta italiana e tutta ingarbugliata diventa sempre più europea: la prossima settimana a Strasburgo il Parlamento Ue riunito in sessione plenaria fa il punto della situazione sull’utilizzo dei programmi di spionaggio informatico a due anni dalle raccomandazioni per eliminare la minaccia.