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    Home » Cronaca » I cinque problemi più urgenti per il controllo dell’immigrazione

    I cinque problemi più urgenti per il controllo dell’immigrazione

    L'Agenzia europea per i diritti umani (Fra) denuncia violenze, una cattiva gestione dei centri di detenzione e procedure troppo macchinose riguardo le richieste d'asilo soprattutto in Italia e Francia

    Veronica Di Norcia</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@Veronicadin" target="_blank">@Veronicadin</a> di Veronica Di Norcia @Veronicadin
    6 Febbraio 2018
    in Cronaca
    I minori stranieri non accompagnati, in Francia, Italia e Grecia molto spesso sono lasciati in strada a causa del sovraffollamento dei Cie

    I minori stranieri non accompagnati, in Francia, Italia e Grecia molto spesso sono lasciati in strada a causa del sovraffollamento dei Cie

    Bruxelles – La Fra (Agenzia europea per i diritti umani) ha definito i 5 problemi più urgenti riguardo il controllo dell’immigrazione.

    Il primo è la gestione delle frontiere. Secondo l’agenzia, nonostante un calo significativo dei richiedenti asilo, ​​in alcuni Stati membri gestire le frontiere è diventato più difficile che nella maggior parte degli Stati Ue.  Le domande di asilo sono diminuite in Austria, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia e Svezia. Allo stesso tempo, sono aumentate le domande di protezione internazionale in Francia, Grecia, Italia e Spagna. Ad esempio, mentre in Francia, sono state depositate 100.412 domande di asilo nel 2017, con un aumento del 17% rispetto al 2016, in Spagna, durante i primi tre mesi del 2017, i numeri degli arrivi via mare e via terra sono aumentati del 90% rispetto ai primi tre mesi del 2016, secondo quanto riportato dall’Unhcr (Agenzia per i rifugiati Onu). La Fra segnala alcuni episodi di maltrattamento nei confronti dei migranti da parte di alcune guardie di polizia e di frontiera. In più, ad alcuni non è stata data la possibilità di presentare domanda di protezione.

    La seconda preoccupazione della Fra, riguarda le condizioni di vita inadeguate nei centri di accoglienza. La violenza contro le donne e la mancanza di sostegno specialistico per le persone vulnerabili come i bambini e le vittime di traumi rimangono un problema. In Francia e in Italia, alcune donne in stato di gravidanza,  e alcuni bambini, sono stati lasciati nelle strade a causa del sovraffollamento dei Cie.  Nei centri di accoglienza greci, francesi e italiani sono stati registrati molti casi di stupri e violenze.

    Terzo, l’Agenzia ritiene che nelle zone di frontiera o di transito, oltre a grossi ritardi nella registrazione delle domande, le procedure per valutare le dichiarazioni dei richiedenti asilo, siano troppo lunghe o in alcuni casi al contrario, troppo superficiali. In molti Paesi Ue i migranti non hanno assistenza legale, né il supporto di traduttori, né accesso ad alcun tipo di informazione burocratica. In Italia, le procedure sono risultate poco chiare per la maggioranza dei richiedenti asilo.

    Per la Fra il quarto problema è che, troppo spesso sono lasciati al loro destino i minori non accompagnati, nonostante siano diminuiti. Nella maggior parte degli Stati membri, la qualità delle strutture di accoglienza per i minori, la nomina dei tutori, l’accesso alla procedura di asilo e gli ostacoli connessi al ricongiungimento familiare sono rimasti problemi cruciali. Molti di questi bambini non hanno ricevuto nessuna istruzione o ne posseggono in maniera scarsa.

    Quinto, la detenzione per immigrazione irregolare dovrebbe essere una misura di ultima istanza. Molto spesso invece, viene definito irregolare un migrante che semplicemente non sa come potersi muovere burocraticamente, per mancanza di assistenza legale e di accesso alle informazioni. E una volta detenuto, le condizioni inadeguate e il trattamento inumano a cui il soggetto è sottoposto aggravano la sua situazione.

    Tags: CieFraimmigratiimmigrazioneminori stranieri non accompagnatistupriviolenza sulle donne

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