- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 17 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Patto per l’immigrazione e asilo, Visegrád respinge il piano: “È insufficiente, bisogna spostare gli hotspot fuori dall’UE”

    Patto per l’immigrazione e asilo, Visegrád respinge il piano: “È insufficiente, bisogna spostare gli hotspot fuori dall’UE”

    La portavoce della Commissione parla di "incontro ottimo e fruttuoso" tra i premier e la presidente von der Leyen. Ma il muro dei quattro dell'Est si scontra con la proposta della solidarietà obbligatoria: "Sigillare i confini l'unica soluzione"

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    24 Settembre 2020
    in Politica

    Bruxelles – L’incontro di questa mattina (giovedì 24 settembre) tra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e i primi ministri del gruppo di Visegrád è stato definito “ottimo e fruttuoso” dalla portavoce della Commissione, Dana Spinant. Il premier ungherese, Viktor Orbán, il ceco Andrej Babis e il polacco Mateusz Morawiecki (lo slovacco Igor Matovič non ha potuto partecipare, ma ha autorizzato la Repubblica Ceca a rappresentarlo) hanno incontrato la presidente per discutere di vari temi, in particolare del nuovo Patto per l’immigrazione e asilo proposto ieri dalla Commissione. “Sono state sollevate alcune questioni, come faranno anche altri Paesi. Ma grazie a queste discussioni arriveremo presto a un compromesso“, ha aggiunto la portavoce. “La presidenza di turno tedesca ha annunciato un cronoprogramma ambizioso per avanzare in modo rapido”.

    Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán

    Che si sia trattato davvero di un incontro “ottimo e fruttuoso” non pare, almeno stando alle dichiarazioni dei tre di Visegrád al termine dell’incontro. La posizione sembra rimanere congelata sulla necessità di un respingimento dei migranti tout court alle frontiere dell’Unione e che i nuovi piani in materia di asilo non siano sufficienti. “L’approccio di base con cui l’UE vorrebbe gestire la migrazione rimane sempre lo stesso, non mira a fermare i migranti”, ha commentato Orbán. “È vero, ci sono stati molti cambiamenti, ma non è ancora una svolta”. E quale sarebbe quindi la svolta per Visegrad? “Spostare gli hotspot fuori dal territorio dell’Unione Europea, in modo che nessuno possa entrarci senza aver ottenuto prima il permesso”.

    Gli ha fatto eco il premier polacco Morawiecki: “Ci sono alcune regole a cui già ci atteniamo, come le politiche in materia di controllo delle frontiere e di assistenza in loco”, aiuti che in effetti la Polonia sta fornendo proprio ora alla Grecia, a seguito dell’incendio del campo profughi di Moria. “Ma abbiamo dovuto presentare il nostro punto di vista preliminare alla presidente von der Leyen prima di ulteriori colloqui”. Confini sigillati, rifiuto di ogni ipotesi di ricollocamento obbligatorio e scetticismo nei confronti della possibilità di un sistema di “solidarietà obbligatoria” tra Paesi membri. Da qui parte il confronto tra il gruppo di Visegrád e la Commissione.

    Nel pacchetto sull’immigrazione e asilo della Commissione è già stato fatto un passo indietro sull’ipotesi di un meccanismo obbligatorio di ricollocamento dei migranti. Sarà comunque vincolante la solidarietà dei Paesi membri, che potranno però decidere come attuarla. Potranno aiutare il Paese di primo ingresso accogliendo una quota di richiedenti asilo, farsi carico dei migranti da rimpatriare, oppure potranno contribuire con un sostegno economico-logistico ai Paesi di primo ingresso per il ricollocamento. Il meccanismo della solidarietà obbligatoria sembra essere un tentativo di conciliare la posizione degli Stati membri del Sud e dell’Est, ma dai primi colloqui non sembra che la soluzione soddisfi realmente qualcuno.

    La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, con i premier del Gruppo di Visegrád al termine dell’incontro del 24 settembre 2020

    Il primo ministro ceco Babiš ha ribadito la posizione di Praga, che respinge come “privo di significato” il concetto della solidarietà obbligatoria proposto dalla Commissione. “La migrazione va fermata, quindi dovremmo piuttosto continuare a negoziare con i Paesi africani e sviluppare una strategia a lungo termine per Siria e Libia“. Per il premier ceco la soluzione è molto semplice e allineata a quella ungherese: “Se non permettiamo ai migranti di mettere piede sul territorio dell’Unione senza permesso, non avremo il problema di doverli rimpatriare”.

    Il governo di Bratislava ha invece temporeggiato, essendo più riluttante a respingerla subito come hanno fatto i tre partner. Facendosi rappresentare dal Repubblica Ceca nell’incontro con von der Leyen, il premier slovacco Matovič ha comunque reso evidente l’allineamento al vero caposaldo di Visegrád nei confronti della Commissione: qualsiasi ricatto politico per accettare il nuovo Patto è categoricamente fuori discussione per i quattro Paesi dell’Est.

    Tags: Andrej Babiscommissione europeaIgor MatovicMateusz Morawieckimigrantipatto europeo immigrazione e asilounione europea.urusla von der leyenviktor orbanVisegrad

    Ti potrebbe piacere anche

    Robert Fico Viktor Orbán
    Energia

    Energia, 25 Paesi Ue si dicono pronti allo stop del gas russo. No di Slovacchia ed Ungheria

    16 Giugno 2025
    Economia

    Con il Ceta l’Ue e il Canada hanno aumentato gli scambi bilaterali di oltre il 70 per cento

    16 Giugno 2025
    israele
    Politica Estera

    L’Ue finanzia il colosso delle armi di Israele, ma assicura: “Nessun fondo per la guerra a Gaza”

    12 Giugno 2025
    Emmanuel Macron
    Net & Tech

    Maggiore età digitale, Bruxelles risponde a Macron: “Non stiamo lavorando a divieti a livello Ue”

    11 Giugno 2025
    European defence and security summit [Bruxelles, 10 giugno 2025. Foto: Emanuele Bonini]
    Difesa e Sicurezza

    Difesa, l’ostacolo imprevisto: i giovani che rifiutano di lavorare per l’industria

    10 Giugno 2025
    I membri dell'equipaggio della Madleen all'arrivo dell'esercito israeliano
    Politica Estera

    Freedom Flotilla, l’Ue si fa da parte: “Responsabilità degli Stati di appartenenza”

    9 Giugno 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Robert Fico Viktor Orbán

    Energia, 25 Paesi Ue si dicono pronti allo stop del gas russo. No di Slovacchia ed Ungheria

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    16 Giugno 2025

    La presidenza polacca del Consiglio dell'Ue non riesce a trovare un accordo unanime sulle conclusioni politiche relative alla sicurezza energetica....

    armi nucleari

    Non-proliferazione, l’allarme del Sipri: “Il mondo verso il riarmo nucleare”

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    16 Giugno 2025

    Il prestigioso Istituto di ricerca ammonisce sull’erosione del consenso internazionale verso il disarmo dovuto all’acuirsi delle tensioni geopolitiche, mentre gli...

    La sede del Parlamento europeo a Strasburgo [foto: Genevieve Engel/imagoeconomica]

    La guerra Israele-Iran irrompe nel Parlamento europeo, l’Aula modifica l’agenda dei lavori

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    16 Giugno 2025

    Introdotto un nuovo dibattito sull'escalation militare nella regione su richiesta Ppe-S&D-Re. LaSinistra attacca Netanyahu e critica l'Ue

    Con il Ceta l’Ue e il Canada hanno aumentato gli scambi bilaterali di oltre il 70 per cento

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    16 Giugno 2025

    Dall'inizio della sua applicazione provvisoria, nel 2017, l'allora controverso accordo economico e commerciale globale ha portato benefici alle imprese sulle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione

    We value your privacy
    We and our 1505 partners store and/or access information on a device, such as cookies and process personal data, such as unique identifiers and standard information sent by a device for personalised advertising and content, advertising and content measurement, audience research and services development. With your permission we and our 1505 partners may use precise geolocation data and identification through device scanning. You may click to consent to our and our 1505 partners’ processing as described above. Alternatively you may access more detailed information and change your preferences before consenting or to refuse consenting. Please note that some processing of your personal data may not require your consent, but you have a right to object to such processing. Your preferences will apply to this website only. You can change your preferences or withdraw your consent at any time by returning to this site and clicking the privacy policy button at the bottom of the webpage.