- L'Europa come non l'avete mai letta -
domenica, 1 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Materie critiche, all’Eurocamera primo via libera a uno dei pilastri del Piano industriale per il Green Deal

    Materie critiche, all’Eurocamera primo via libera a uno dei pilastri del Piano industriale per il Green Deal

    La commissione Industria, ricerca ed energia (Itre) del Parlamento europeo adotta la posizione negoziale sul 'Critical Raw Material Act' e spiana la strada al voto in plenaria la prossima settimana a Strasburgo

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    7 Settembre 2023
    in Economia
    materie prime critiche

    Bruxelles – Un obiettivo di riciclaggio dell’Ue per le materie critiche strategiche pari al 15 per cento del consumo annuale entro il 2030, ma anche un singolo target di riciclaggio del 7,5 per cento per ciascuna materia prima considerata strategica. Poi ancora aggiornare l’elenco di materie prime strategiche ogni due anni (anziché quattro) e dare alla Commissione europea il compito di aggiornare l’elenco ogni volta che ritiene di trovarsi di fronte a una crisi di approvvigionamento. Sono questi alcuni dei punti principali della bozza di relazione del Parlamento europeo sulla Legge sulle materie prime critiche (‘Critical raw material act’), a prima firma dell’eurodeputata tedesca Nicola Beer (Renew Europe) adottata oggi (7 settembre) con 53 voti a favore, un contrario e 5 astensioni dalla commissione Industria, ricerca ed energia (Itre) del Parlamento europeo. Il primo via libera in commissione competente sul dossier spiana la strada al voto dell’intera plenaria la prossima settimana a Strasburgo.

    Critical raw materials act: @EP_Industry adopts report by @nicolabeerfdp with 53 votes to 1, with 5 abstentions. Compromise amendment 1 adopted. Plenary vote: 14 September

    — ITRE Committee Press (@EP_Industry) September 7, 2023

    La proposta della Commissione europea è stata avanzata lo scorso 16 marzo, come uno dei tre pilastri del Piano industriale per il Green Deal insieme alla Legge per l’industria a emissioni zero (Net-Zero Industry Act) e alla riforma del mercato elettrico dell’Ue. Il regolamento proposto dalla Commissione europea lo scorso 16 marzo ha individuato complessivamente 34 materie prime critiche (dalla bauxite all’elio, dall’arsenico allo stronzio), ma solo 16 di queste vengono considerate strategiche: bismuto, boro (grado metallurgico), cobalto, rame, gallio, germanio, litio (grado batteria), magnesio metallico, manganese (grado batteria), grafite naturale (grado batterie), nichel (grado batterie), metalli del gruppo del platino, silicio metallico, titanio metallico, tungsteno ed elementi delle terre rare per magneti: neodimio (Nd), praseodimio (Pr), terbio (Tb), disprosio (Dy), gadolinio (Gd), samario (Sm) e cerio (Ce). E su queste si sofferma la proposta dell’esecutivo comunitario, perché saranno indispensabili alla doppia transizione verde e digitale per la produzione di tecnologie pulite.

    La relatrice per il Parlamento europeo ha mantenuto in sostanza i principali target della proposta della Commissione, per cui l’Unione Europea dovrà essere in grado di mettere in piedi nei prossimi anni un sistema capace di estrarre almeno il 10 per cento del proprio consumo annuale di materie prime critiche, di lavorarne almeno il 40 per cento e di riciclarne almeno il 15 per cento entro il 2030. Oltre a quest’ultimo obiettivo di riciclaggio, la relatrice del Parlamento europeo ha proposto di introdurre un singolo target di riciclaggio del 7,5 per cento per ciascuna materia prima considerata strategica.

    Rispetto alla proposta originaria, inoltre, la Commissione europea dovrebbe rivedere e, in caso, aggiornare l’elenco delle materie prime critiche strategiche per l’Unione europea ogni due anni, non ogni quattro come previsto dal regolamento. Bruxelles, tramite atti delegati, dovrebbe poter aggiornare l’elenco di materie prime strategiche per l’Ue “anche aggiungendo materie prime a tale elenco se vengono rilevati rischi di approvvigionamento a seguito del monitoraggio e delle prove di stress effettuare a norma del presente regolamento” . L’eurodeputata nella sua relazione insiste perché la Commissione Ue possa aggiungere tramite legislazione secondaria (atti delegati) materiali all’elenco su base ad hoc per reagire a potenziali shock e/o crisi di approvvigionamento. Infine, la relazione pone l’accento sulla necessità di rafforzare “le catene del valore” delle materie prime critiche, anche dopo il 2030. “La prospettiva di un ulteriore rafforzamento delle catene del valore dopo il 2030 è importante per creare sicurezza di pianificazione per le imprese ”, si legge nella giustificazione all’emendamento.

    Tags: critical raw material actitre committeematerie criticheparlamento europeo

    Ti potrebbe piacere anche

    Un container di gas. [foto: Wikimedia Commons]
    Economia

    Dal 21 settembre il terzo round di acquisti congiunti di gas

    6 Settembre 2023
    Ursula von der Leyen e Joe Biden
    Economia

    Bruxelles ‘vede’ l’accordo sui minerali critici con gli Usa entro l’autunno

    28 Agosto 2023
    timmermans
    Politica

    Timmermans si dimette dal Green Deal per candidarsi nei Paesi Bassi. La delega sul Patto Verde passa a Šefčovič

    22 Agosto 2023
    [foto: istock]
    Economia

    Terre rare, niobio e tantalio: il Green Deal senza Cina non si può fare

    9 Agosto 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione