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    Home » Economia » Le Confindustrie di Italia, Francia e Germania: Ue e Stati agiscano in fretta per rafforzare l’industria

    Le Confindustrie di Italia, Francia e Germania: Ue e Stati agiscano in fretta per rafforzare l’industria

    Le imprese europee chiedono "con urgenza" all'Unione Europea e ai suoi Stati membri di intraprendere dei Catch-up Test: entro un anno, vanno confrontati sistematicamente i risultati delle politiche chiave Ue con quelli degli Stati Uniti in settori economici critici

    Perla Ressese di Perla Ressese
    22 Novembre 2024
    in Economia
    Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini [Bruxelles, 2 ottobre 2024. Foto: Emanuele Bonini]

    Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini [Bruxelles, 2 ottobre 2024. Foto: Emanuele Bonini]

    Bruxelles – La grande industria europea chiama le istituzioni nazionali e dell’Unione ad agire in fretta per rafforzare  il settore promuovendo l’innovazione e l’autonomia strategica.

    Al termine del sesto Forum Trilaterale delle Imprese di Parigi, i Presidenti di MEDEF, BDI e Confindustria hanno firmato una dichiarazione congiunta per sollecitare le istituzioni dell’Ue e gli Stati membri “ad agire rapidamente per rafforzare la base industriale europea, promuovere l’innovazione e garantire l’autonomia strategica”.

    Le imprese europee chiedono “con urgenza” all’Unione Europea e ai suoi Stati membri di intraprendere dei Catch-up Test: entro un anno, vanno confrontati sistematicamente i risultati delle politiche chiave Ue con quelli degli Stati Uniti in settori economici critici “e, se necessario, adeguarle”.

    Secondo gli imprenditori dei tre Paesi più industrializzati dell’Unione i legislatori europei dovrebbe concentrarsi su quattro priorità chiave:

    1. Per aumentare la competitività dell’industria europea, va adottato un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico in tutte le iniziative entro un anno – È ora che l’Ue sostenga tutte le tecnologie a basse emissioni di carbonio, tra cui l’energia nucleare, le energie rinnovabili, i gas a basse emissioni di carbonio e l’idrogeno. Un sostegno armonizzato nell’ambito del Clean Industrial Deal, dell’EU-ETS e dei meccanismi di finanziamento consentirà inoltre a diverse soluzioni a basse emissioni di carbonio di contribuire alla transizione verde dell’Europa.
    2. Al fine di ridurre i costi burocratici e di conformità, vanno rivisti tutti i regolamenti rilevanti entro un anno – Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno introdotto un numero significativamente maggiore di leggi rispetto agli USA, complicando ulteriormente un mercato già frammentato. Queste differenze rappresentano una delle principali cause della divergenza di competitività tra l’UE e gli Stati Uniti.
    3. Per accelerare l’innovazione, bisogna iniziare ad aumentare gli investimenti in R&S al 3 per cento del Pil entro un anno – Per raggiungere questo obiettivo, gli Stati membri e le istituzioni dell’Ue devono essere pronti a riassegnare le risorse, compresi i fondi del Quadro finanziario pluriennale (QFP), per sostenere lo sviluppo tecnologico all’avanguardia in tutta l’Ue.
    4. Per facilitare gli investimenti europei, bisogna iniziare a sbloccare gli 800 miliardi di euro individuati nel rapporto Draghi entro un anno – L’Ue e agli Stati membri devono rafforzare la competitività dell’ecosistema di finanziamento delle imprese attraverso l’Unione bancaria e dei mercati dei capitali entro un anno. Sono inoltre necessari forti investimenti pubblici a livello nazionale e comunitario. L’Ue dovrebbe sviluppare un Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) orientato alla competitività e strumenti finanziari più efficienti. Inoltre, il finanziamento dei beni pubblici europei dovrebbe essere perseguito in parte anche attraverso strumenti di debito dell’Ue.
    Tags: confindustriainnovazioneparigi

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