- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 5 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica Estera » Von der Leyen, un altro miliardo alla Turchia per gestire i rifugiati. Erdogan chiede una spinta per l’adesione Ue

    Von der Leyen, un altro miliardo alla Turchia per gestire i rifugiati. Erdogan chiede una spinta per l’adesione Ue

    La presidente ad Ankara a tre anni dal sofagate: secondo von der Leyen "la Turchia ha un ruolo essenziale da svolgere nella stabilizzazione" del Medio Oriente. Erdogan chiede di mettere da parte gli attriti bilaterali (con Cipro e Grecia) e avanzare sull'unione doganale e la liberalizzazione dei visti

    Simone De La Feld</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@SimoneDeLaFeld1" target="_blank">@SimoneDeLaFeld1</a> di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    17 Dicembre 2024
    in Politica Estera
    turchia von der leyen

    Il presidente turco Erdogan e Ursula von der Leyen ad Ankara, 17/12/24

    Bruxelles – Nessun nuovo ‘sofagate‘ ad Ankara. Dopo lo sgarbo istituzionale del 2021, la visita personale di Ursula von der Leyen a Recep Tayyip Erdoğan è una promessa di un futuro più stretto tra l’Ue e la Turchia. Nel segno della risposta pragmatica alle sfide comuni: la stabilizzazione del Medio Oriente e la gestione dei milioni di rifugiati che scappano da una regione martoriata. In primis dalla Siria. La presidente della Commissione europea fa la sua offerta: un miliardo aggiuntivo per sostenere il sistema di accoglienza di Ankara. Erdogan batte cassa e rilancia, auspicando un miglioramento “tangibile e immediato” nelle relazioni con Bruxelles.

    Von der Leyen si è recata in Turchia per fare il punto della situazione sul nuovo corso in Siria dopo la caduta del regime di Assad. Senza il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e l’Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, le due figure che secondo i trattati sarebbero gli unici custodi della politica estera del blocco. “Siamo stati informati, c’è un percorso con la Turchia sulla gestione dei flussi migratori e quindi ha senso fare una visita di questo tipo“, ha tagliato corto una fonte vicina al leader portoghese. Nessuna polemica quindi, ma è chiaro che von der Leyen ha giocato d’anticipo per imporre la propria linea, fatta di pragmatismo e concretezza di fronte all’autoritario presidente turco e al ruolo che da anni gioca nel bloccare milioni di richiedenti asilo alle porte del continente europeo.

    Ursula von der Leyen e Recep Tayyip Erdoğan

    “Desidero riconoscere che la Turchia si è costantemente assunta la responsabilità di ospitare milioni di rifugiati siriani nel corso degli anni, e noi vi siamo stati al fianco in questo sforzo”, ha dichiarato la leader Ue in una conferenza stampa congiunta con Erdogan. Dal 2011 ad oggi, l’Unione europea ha fornito quasi 10 miliardi di euro ad Ankara per ospitare più di 3 milioni di sfollati della guerra civile siriana. Alla luce del rovesciamento del regime di Assad, von der Leyen ha messo sul piatto in fretta e furia una nuova offerta: “Sono molto lieta di annunciare oggi che è in arrivo un ulteriore miliardo di euro per il 2024. Ciò sosterrà, tra l’altro, l’assistenza sanitaria e l’istruzione dei rifugiati in Turchia, continuerà a contribuire alla migrazione e alla gestione delle frontiere, compresi i rimpatri volontari dei rifugiati siriani”, ha proseguito a margine dell’incontro con Erdogan.

    D’altra parte, Erdogan ha dimostrato negli anni di saper battere il chiodo finché è caldo. Ed anche oggi, ha immediatamente invocato un nuovo impulso “per un miglioramento tangibile e immediato delle relazioni tra la Turchia e l’Unione Europea“. Ankara è candidata all’adesione all’Ue dal 1999, ma il processo si è arenato gravemente nel 2018 a causa dei continui arretramenti democratici e del regime repressivo costruito nel Paese da Erdogan.

    Negli ultimi anni, Bruxelles ha mantenuto congelato il processo di adesione, cercando – per non compromettere definitivamente il legame con l’importante partner – di promuovere al contempo legami più stretti dal punto di vista strategico ed economico. Ma durante la conferenza stampa, il leader turco ha chiesto direttamente ai leader europei, che si riuniranno giovedì per il Consiglio europeo, di mettere da parte “tutte le restrizioni” nelle relazioni bilaterali con Ankara, di riavviare il Dialogo politico di alto livello – sospeso dal 2019 -, e di chiudere i giochi su due obiettivi di lungo termine per la Turchia: l’aggiornamento dell’unione doganale e l’introduzione di facilitazioni al regime dei visti.

    Ursula von der Leyen e Recep Tayyip Erdoğan

    “I nostri interessi comuni non dovrebbero essere prigionieri delle agende limitate di alcuni membri“, ha sottolineato Erdogan, ai ferri corti soprattutto con Cipro e Grecia per dispute storiche e territoriali. Per il presidente turco c’è spazio per “far progredire la nostra cooperazione con una formula win-win”. Insomma, non più un rapporto in cui – a suo dire – Bruxelles persegue esclusivamente i propri interessi.

    L’autoritario presidente ne ha approfittato anche per pretendere campo libero nelle sue azioni militari in Siria: “La Turchia è l’unico Paese ad essere riuscito a sconfiggere sul campo le organizzazioni terroristiche Stato islamico e Pkk. La Siria non può diventare un focolaio per il terrorismo. Non permetteremo alle organizzazioni terroristiche di prosperare”, ha dichiarato.

    Di fronte alla remota ma sempre presente minaccia che la Turchia lasci partire per l’Europa milioni di persone migranti, von der Leyen non può fare altro che portare i propri omaggi al presidente e cedere a continue concessioni. “La Turchia ha un ruolo essenziale da svolgere nella stabilizzazione della regione” ha affermato, sottolineando che “le legittime preoccupazioni della Turchia in materia di sicurezza devono essere affrontate“. Per von der Leyen le relazioni economiche con Ankara “sono più forti che mai”, come dimostrano gli scambi commerciali nel 2023 da 206 miliardi di euro. “La nostra intenzione è quella di rafforzare ulteriormente questo rapporto”, ha assicurato la presidente della Commissione europea. Con un “rinnovato impegno con la Banca europea per gli investimenti (Bei) in Turchia, ma anche con la “ripresa delle discussioni su un’Unione doganale modernizzata“.

    Solo due appunti al sultano turco, acquisito che “entrambi abbiamo molto da guadagnare”. Basta chiudere gli occhi di fronte all’elusione delle sanzioni europee alla Russia, perché parte della flotta fantasma con cui Mosca continua a commerciare petrolio attracca proprio nei porti anatolici. “E naturalmente è importante anche ristabilire i colloqui con Cipro, nel quadro delle Nazioni Unite”, ha puntualizzato von der Leyen. La ripresa dei negoziati di adesione passa almeno da lì. Ma per l’ostruzionismo di Nicosia, più che della presidente della Commissione europea.

    Tags: adesioneErdoganMedio OrientemigrantisiriaturchiaueVon der Leyen

    Ti potrebbe piacere anche

    Politica Estera

    ‘L’Ue nel mondo’, il vertice dei leader cerca il posto dell’Europa sullo scacchiere internazionale

    17 Dicembre 2024
    Ursula
    Politica

    Rifugiati siriani, rimpatri, minacce ibride: la visione di von der Leyen sulla migrazione

    17 Dicembre 2024
    kallas siria
    Politica Estera

    L’Ue cauta sulla Siria, la linea “va concordata con i Paesi della regione”. Primi contatti con la nuova leadership

    16 Dicembre 2024
    siria
    Cronaca

    Più di un milione di nuovi sfollati in Siria, l’Ue lancia un ponte aereo per 100 tonnellate di aiuti umanitari

    13 Dicembre 2024
    kallas siria
    Politica Estera

    Kallas, la priorità Ue è la stabilizzazione della Siria: “Non vogliamo nuove ondate di rifugiati”

    10 Dicembre 2024
    turchia deportazioni
    Politica

    Nove testate internazionali accusano l’Ue di finanziare deportazioni di massa dalla Turchia verso Siria e Afghanistan

    11 Ottobre 2024

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish

    Dal Parlamento: “Togliere fondi al Green Deal e darli alla difesa”. Kubilius: “No, obiettivi debbono coesistere”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    I conservatori chiedono di dirottare risorse dal Green Deal alla difesa. Qualche convergenza da popolari, liberali e verdi, il 'no'...

    lavoro di qualità

    La Commissione europea fissa il percorso (vago) verso una legge sul lavoro di qualità

    di Enrico Pascarella
    4 Dicembre 2025

    La Commissione UE ha consultato le parti sociali da aprile a giugno per mettere in cantiere una legge su qualità...

    viticoltori

    Primi passi per gli aiuti ai viticoltori, regole chiare per i prodotti dealcolati e sostegno all’enoturismo

    di Enrico Pascarella
    4 Dicembre 2025

    I legislatori europei vogliono introdurre regole chiare sulla classificazione dei nuovi prodotti alcool free oltre a garantire un enoturismo quasi...

    L’UE si dà una strategia per combattere il traffico di droga

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    4 Dicembre 2025

    Solo nel 2023 sono state sequestrate 419 tonnellate di cocaina, ed ogni anno vengono smantellati 500 laboratori di droghe sintetiche...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione