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Ttip, si punta ancora a un accordo quest'anno, Usa: ma no a raccolti prematuri
I negoziatori Usa e Ue per il Ttip, Dan Mullaney e Ignacio Garcia Bercero

Ttip, si punta ancora a un accordo quest'anno, Usa: ma no a raccolti prematuri

Il capo negoziatore di Washington: "C'è ancora molto lavoro da fare, non vogliamo un compromesso light". Trattative in alto mare su Isds, Igp e altri temi spinosi

Bruxelles – L’obiettivo resta concludere i negoziati sul Ttip entro la fine dell’anno ma “non vogliamo un raccolto prematuro”. Il capo negoziatore degli Stati uniti, nelle trattative per il libero scambio tra Usa e Ue, Dan Mullaney, al termine del 12esimo round di discussioni tra le due parti che si è svolto questa settimana a Bruxelles, ha fatto capire che siglare un accordo per la fine del 2016 non è affatto scontato. Il round verrà prolungato eccezionalmente per altre due settimane, per provare a velocizzare le discussioni. “C’è ancora molto lavoro da fare”, spiega e “il nostro obiettivo comune è raggiungere entro luglio uno stadio avanzato di consolidamento dei testi, riducendo le differenze alle questioni più sensibili”, allo scopo di “metterci in condizione di completare potenzialmente l’accordo nella seconda metà dell’anno”.

“Dall’inizio del negoziati, due anni e mezzo fa, siamo sempre più convinti dell’importanza economica e strategica del Ttip”, ha garantito Mullaney, secondo cui un accordo darebbe “a Ue e Usa insieme l’opportunità di aiutare a formare le regole globali commercio e investimenti in una maniera che riflette i nostri valori e interessi comuni”, per essere “standard setters rather than stantard takers”, per essere chi decide gli standard e non chi li subisce. Ma un accordo non verrà raggiunto a tutti i costi. “Vogliamo finire quest’anno – ha concluso Mullaney – ma non vogliamo favorire un raccolto prematuro o un Ttip Light, vogliamo un accordo ambizioso, complessivo e dagli standard elevati”.

Ma ridurre le differenze non sarà così semplice, finora i punti di distanza sono ancora la maggior parte, si procede sulla cooperazione regolatoria ma a passo di lumaca. E sui temi più spinosi come Indicazioni geografiiche tipiche, l’apertura degli appalti pubblici statunitensi alle aziende europee o il nuovo sistema Isds per la risoluzione delle dispute tra investitori e Stato la discussione è davvero in alto mare. Per questo sono stati programmati altri due round negoziali prima dell’estate, per provare appunto a trovare un punto di incontro almeno nelle questioni più facili, prima di Passare ai dossier complicati. Ma l’obiettivo di concludere le trattative entro la fine dell’anno resta comunque, al momento, ancora un miraggio.

Per maggiori informazioni:
– La pagina della Commissione sul 12esimo round negoziale

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