Bruxelles – L’implementazione delle riforme è troppo lenta, le tasse sono troppo alte così come troppo alti sono i prezzi dell’energia. È il quadro tracciato da un report di BusinessEurope, la Confindustria europea, che punta il dito contro il fatto che “l’88% delle raccomandazioni specifiche per Paese”, che la Commissione fa agli Stati membri sulle riforme da fare, “si concentrano sulle giuste questioni”, eppure “solo il 20% di queste sono state implementate efficacemente”.
“La lenta ripresa economica dell’Unione significa perdita di terreno nel mercato globale”, ha sottolineato la presidente di BusinessEurope, Emma Marcegaglia, secondo cui “sarebbe pericoloso se gli Stati membri mostrassero una ‘stanchezza da riforme’”.
Gli imprenditori sottolineano come la crescita in Europa nel periodo 2011/2015 sia stata dell’1% mentre negli Usa e in Canada il doppio, e che la disoccupazione rimane di 2,5 milioni di unità inferiore all scoppio della crisi nel 2008 mentre nello stesso periodo oltreoceano sono stati creati 3 milioni di posti di lavoro. Continuando a paragonare la situazione europea a quella delle altre maggiori economie del mondo BusinessEurope ricorda che il carico fiscale è il doppio degli Usa e del 25% maggiore che in Giappone e i prezzi dell’energia sono 2,5 volte superiori che negli Stati Uniti.
Un anno dopo del lancio del Piano Juncker per gli investimenti, conclude BusinessEurope, “servono più azioni concrete per rompere le barriere agli investimenti nell’Ue”.