Roma – Di fronte ai terremoti che da agosto a gennaio si sono succeduti “con una sequenza senza precedenti per così tanti mesi”, per il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni “è necessario che tutti capiscano la gravità della situazione: il governo, le istituzioni territoriali coinvolte, il Parlamento, l’Unione europea”. A margine della riunione dell’esecutivo che ha varato il nuovo decreto sul terremoto, l’inquilino di palazzo Chigi torna a sottolineare come Bruxelles, nella disputa per le correzioni alla Legge di Bilancio, debba tenere conto delle spese che l’Italia dovrà affrontare dopo i danni provocati dal sisma nel Centro Italia.
“Abbiamo anticipato nella lettera che il ministro dell’Economia” Pier Carlo “Padoan ha inviato alla Commissione europea la necessità di ulteriori risorse” rispetto a quelle previste dopo le forti scosse di agosto e di ottobre, ha spiegato Gentiloni indicando che “si parla di almeno un miliardo che nel prossimo periodo sarà necessario”.
Quanto al rischio di finire sotto infrazione per deficit eccessivo – fonti della Commissione europea hanno fatto trapelare una certa insoddisfazione per la lettera arrivata da Roma, “ci saremmo aspettati risposte più dettagliate” – “non la definirei come un commissariamento”, dice il premier, ma in ogni caso “noi non siamo in quella procedura e abbiamo deciso da tempo di rispettare le regole e quindi di non entrarci”. Dunque, ribadisce il capo dell’esecutivo, l’Italia si attiene ai vincoli europei di bilancio, “ma senza prendere decisioni che possano avere un effetto depressivo sull’economia”. Siamo in un momento in cui bisogna “accompagnare la crescita e credo se ne rendano conto tutti nell’Unione europea”, conclude il presidente del Consiglio.