Bruxelles – Avvertire i cittadini dei comportamenti da assumere in caso di eventi disastrosi direttamente sui loro telefonini o computer. E’ quanto chiedono alcuni europarlamentari in un emendamento proposto ad una direttiva sulle telecomunicazioni ora in discussione al Parlamento europeo.
L’emendamento è contenuto in un parere non vincolante che la commissione per la Protezione dei consumatori ha approvato e inviato ai colleghi dell’Industria, responsabile per la materia, che voterà il provvedimento lunedì sera a Strasburgo. Benchè il parere favorevole di un buon numero di parlamentari ci sia non è possibile al momento sapere come andrà a finire la questione, soprattutto perché l’emendamento vorrebbe rendere obbligatorio questo sistema di allerta rapido chiamato “112 al contrario” (Reverse 112), un costo grande per gli Stati, per non parlare dei problemi di privacy.
L’emendamento approvato oggi dice che “gli Stati membri assicurano, mediante l’uso di reti e servizi di comunicazione elettronica, la creazione di un sistema nazionale efficiente ‘Reverse 112’, per avvertire e allertare i cittadini in caso di emergenze e disastri accaduti o in via di sviluppo di carattere naturale e/o causati dall’uomo, tenendo conto dei sistemi nazionali e regionali esistenti e senza pregiudicare le norme sulla privacy e la protezione dei dati”.
Insomma un sistema per avvertire nelle prime ore in caso ad esempio di frane o alluvioni su come comportarsi e sulle zone da evitare, ma anche su cosa fare o non fare se si è nella zona di un attentato terroristico.
Secondo l’Associazione europea del numero d’emergenza 112, che sostiene fortemente l’iniziativa, “l’obiettivo di questo sistema è di fornire informazioni ad un numero massimo di persone in una zona di pericolo (attacco terroristico, catastrofe naturale) attraverso i loro telefoni tramite una tecnologia localizzata di Sms o di trasmissione cellulare”.
Il sistema “Reverse 112” esiste già in alcune realtà, come a Bruxelles, dove su base volontaria i cittadini un anno fa sono stati invitati ad aderire al servizio di sms d’emergenza.