Bruxelles – L’Ucraina ha avviato una campagna di semina ovunque non ci siano militari azioni ostili. Al 25 marzo circa 150.000
ettari di terreno agricolo sono stati seminati nel Paese, riporta il sito web del Ministero delle Politiche Agrarie e dell’Alimentazione, citato nella newsletter “Ucraina Open for Business”.
Nonostante la guerra questi indicatori, si spiega, sono 1,5 volte superiori rispetto allo scorso anno: al 25 marzo 2021, circa 106.000 ettari di terreni erano stati seminati in Ucraina nell’ambito della campagna di semina primaverile.
Il ministero chiarisce che “a causa dell’aggressione militare della Federazione Russa in Ucraina in questa stagione, ci sarà una diminuzione della superficie coltivata con margini elevati (girasole e mais), mentre si aumenta la superficie coltivata a colture più facili da produrre, ma importante dal punto di vista della sicurezza alimentare: piselli, orzo e avena”. “Un tempo queste colture erano di nicchia, ma sono più semplici dal punto di vista tecnologico e, tuttavia, importanti per la nutrizione delle persone”, spiega il primo viceministro dell’Agricoltura Taras Vysotsky, il quale aggiunge che “pertanto, ci sarà un passaggio dalle colture orientate all’esportazione alle colture alimentari per il consumo interno“.
Secondo il ministero, l’aggressione russa porterà a una riduzione di un terzo della superficie coltivata in Ucraina, “il che minaccia la sicurezza alimentare di 100 milioni di residenti di Paesi che importano prodotti agricoli ucraini, principalmente dal Nord Africa, dal Medio Oriente e dal sud-est asiatico”, afferma il Ministero.