- L'Europa come non l'avete mai letta -
lunedì, 16 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » La Commissione Ue ha sospeso i pagamenti a Polonia, Ungheria e Cipro per possibili violazioni dei diritti umani

    La Commissione Ue ha sospeso i pagamenti a Polonia, Ungheria e Cipro per possibili violazioni dei diritti umani

    Come riportano fonti dell'esecutivo comunitario a Eunews, le richieste di pagamento per otto programmi dei Fondi per gli Affari Interni non possono essere rimborsate perché i tre Paesi membri non soddisfano le condizioni base per applicare la Carta dei diritti fondamentali Ue

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    6 Febbraio 2023
    in Politica
    Fondi Ue

    Bruxelles – Quasi un miliardo di euro in fondi Ue congelati, per l’ennesimo caso di potenziale non rispetto dei principi dello Stato di diritto e dei diritti umani. Polonia, Ungheria e Cipro sono nel mirino della Commissione Europea per l’erogazione dei rimborsi nell’ambito delle richieste di pagamento di otto programmi dei Fondi per gli Affari Interni, dal momento in cui i tre Paesi membri non soddisfano le condizioni necessarie per quanto riguarda la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. “La Commissione non rimborserà le domande di pagamento presentate dagli Stati membri interessati finché non sarà soddisfatta la condizione di abilitazione“, è quanto spiegano a Eunews fonti interne all’esecutivo comunitario.

    Polonia Ungheria Cipro
    Da sinistra: il presidente di Cipro, Nikos Anastasiadīs, il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki, e il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán (tra loro anche la prima ministra della Danimarca, Mette Frederiksen)

    Come rendono noto le stesse fonti, sono coinvolti nello specifico il Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Amif), lo Strumento per la gestione delle frontiere e i visti (Bmvi) e il Fondo sicurezza interna (Isf). Ungheria e Polonia non soddisfano le condizioni base per tutti e tre i fondi, mentre Cipro ha ricevuto il via libera solo alla richiesta di pagamento del terzo. Complessivamente si tratta di 922 milioni di euro congelati, di cui Varsavia sarebbe la maggior beneficiaria con 568 milioni che al momento la Commissione non è nelle condizioni di rimborsare. Nonostante l’adozione di tutti gli otto programmi da parte del Berlaymont “una condizione abilitante orizzontale non è soddisfatta sull’effettiva applicazione e attuazione della Carta dei diritti fondamentali”, spiegano i funzionari europei.

    Secondo le regole del Quadro pluriennale 2021-2017, per essere ammissibili a ricevere questi fondi comunitari spesi attraverso programmi nazionali (così come quelli della Politica di coesione), i Ventisette devono dimostrare di essere in grado di applicare la Carta dei diritti fondamentali. Per dimostrarlo, devono avere dei meccanismi funzionanti di segnalazione e rendicontazione di potenziali casi di violazione dello Stato di diritto e dei diritti umani. In caso di mancata istituzione di questi meccanismi – come nel caso di Polonia, Ungheria e Cipro – la Commissione Ue può comunque approvare i programmi presentati, ma non potrà rimborsare i soldi già spesi dalle capitali.

    Da sinistra: il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán, e della Polonia, Mateusz Morawiecki

    Il mezzo miliardo sospeso a Varsavia va ad aggiungersi ai 76 miliardi già congelati a ottobre nell’ambito della Politica di coesione, mentre per Budapest i 223 milioni di euro si sommano ai 6,3 miliardi bloccati a dicembre attraverso il meccanismo di condizionalità sullo Stato di diritto e Nicosia vede uno stop di 131 milioni in due ambiti cruciali nell’ambito dei Fondi per gli Affari Interni. Dal Berlaymont la precisazione è che i servizi della Commissione sono “già in contatto con gli Stati membri interessati”, per sostenerli nell’individuare “una soluzione adeguata per ripristinare la situazione”.

    Quali fondi Ue sono stati congelati

    Il fondo più colpito per i tre Paesi membri dallo stop della Commissione è quello Amif. Si tratta del Fondo Asilo, migrazione e integrazione istituito per il periodo 2021-2027 – con una dotazione totale di 9,9 miliardi di euro – per mettere in atto un approccio europeo “più equo e integrato” per gestire la migrazione e l’asilo, si legge nella descrizione fornita dall’esecutivo Ue. Degli oltre 424,2 milioni congelati la Polonia sarebbe la maggiore beneficiaria, con la sospensione del rimborso per 282,7 milioni, a cui si aggiungono i 71,6 di Cipro e i 69,8 dell’Ungheria.

    Il secondo fondo interessato è lo Strumento per la gestione delle frontiere e i visti, che per il settennio 2021-2027 fa parte del Fondo per la gestione integrata delle frontiere (Ibmf) e ha una dotazione di 6,4 miliardi di euro per la gestione integrata delle frontiere esterne dell’Unione. Sono 360,6 i milioni congelati nell’ambito di questo fondo, di cui 198,1 a Varsavia, 102,8 a Budapest e 59,7 a Nicosia. Coinvolte invece solo Varsavia e Budapest nella sospensione dei rimborsi del Fondo sicurezza interna, incluso nel bilancio 2021-2027 con una dotazione totale di 1,93 miliardi di euro per “contribuire a raggiungere un livello elevato di sicurezza nell’Ue”, in particolare nella lotta contro il terrorismo, la radicalizzazione e la criminalità organizzata e informatica. Su 137,5 milioni congelati, 87 fanno parte della richiesta della Polonia e i restanti 50,5 dell’Ungheria.

    Tags: Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europeaciprocommissione europeaconferenza internazionale annuale sul futuro dei diritti umaniPoloniastato di dirittoungheria

    Ti potrebbe piacere anche

    Viktor Orban Ungheria
    Politica

    Intesa tra gli ambasciatori Ue per congelare 6,3 miliardi di euro dai fondi della politica di coesione per l’Ungheria

    13 Dicembre 2022
    Mateusz Morawiecki Polonia
    Politica

    Dopo L’Ungheria, la Polonia. La Commissione Ue pronta a bloccare i fondi di coesione per violazioni dello Stato di diritto

    18 Ottobre 2022

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    gas e nucleare in tassonomia

    Cresce l’Alleanza europea per il nucleare, anche l’Italia aderisce formalmente

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    16 Giugno 2025

    L'annuncio a margine della riunione del gruppo di 12 Paesi membri guidato dalla Francia. Pichetto Fratin: "Decisione in linea con...

    Von der Leyen mette nel mirino l’Iran: “Principale fonte di instabilità regionale”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    16 Giugno 2025

    Dopo Russia e Cina la presidente della Commissione Ue iscrive la Repubblica islamica nella lista dei nemici dell'Europa. Al G7...

    Ue-Svizzera, passi avanti per il rinnovo degli accordi su mercato unico e cooperazione

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    13 Giugno 2025

    La Commissione ha presentato ai Paesi membri il pacchetto di modernizzazione degli accordi tra i due partner. Ora il Consiglio...

    connact

    Nuove energie tra Europa e Africa. I progressi del Piano Mattei e il suo rapporto con il Global gateway Ue

    di Redazione eunewsit
    13 Giugno 2025

    La piattaforma Connact ha ospitato una serata di incontro fra istituzioni italiane, rappresentanti degli Stati africani e aziende del nostro...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione