Bruxelles – Dopo averlo annunciato, oggi è arrivata l’adozione formale. La Commissione europea ha sbloccato oggi (14 luglio) il pacchetto di sostegno eccezionale di aiuti pari a 330 milioni di euro destinato agli agricoltori di 22 Paesi Ue, tra cui l’Italia, (Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia e Svezia). Il tentativo della Commissione europea di compensare i due pacchetti di aiuti (il primo da 56 milioni, il secondo da 100 milioni) che hanno sostenuto gli agricoltori e le imprese agricole di Bulgaria, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria.
Ad anticipare su Twitter la notizia è stato questa mattina il commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, poi confermata in una nota da Palazzo Berlaymont. Per l’Italia è stato stanziato quasi un quinto del totale (60,5 milioni di euro) – seconda beneficiaria dietro alla Spagna (81) e davanti alla Francia (53,1) e Germania (35,8). “Questo pacchetto di sostegno arriva mentre gli agricoltori continuano ad affrontare sfide, come mostrato nella relazione che sarà pubblicata oggi dalla Commissione europea sulla relazione sulle prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell’Ue”, conferma il commissario polacco.
La Commissione europea osserva che le avversità meteorologiche primaverili – siccità, scarsità di precipitazioni o precipitazioni eccessive – hanno comportato ritardi nella fioritura, semine tardive, aumento del rischio di infestazione o ridotta disponibilità idrica fino alla completa distruzione del raccolto nel caso degli eventi più gravi. La crescita dei costi dei fattori produttivi osservata dopo l’inizio della guerra di Russia in Ucraina sta rallentando e sta addirittura iniziando a diminuire ma “rimangono ben al di sopra della media e alcuni agricoltori continuano a subire pressioni finanziarie e difficoltà di liquidità”.
Da qui, il pacchetto di aiuti finanziari al blocco dei 22 Paesi, dopo aver sostenuto finanziariamente gli altri cinque colpiti nei mesi scorsi da un eccesso di beni agroalimentari provenienti da Kiev. Secondo quanto previsto dalla proposta della Commissione i 22 Paesi interessati possono integrare il sostegno Ue fino al 200 per cento con fondi nazionali e le autorità nazionali distribuiranno gli aiuti direttamente agli agricoltori. La misura è pensata per compensare i professionisti delle perdite economiche dovute alle perturbazioni del mercato, agli elevati prezzi dei fattori di produzione e al rapido calo dei prezzi dei prodotti agricoli, ma anche dei danni causati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, “particolarmente acuti nella penisola iberica e in Italia”.
Per il commissario polacco gli “agricoltori dell’Ue devono ancora far fronte a costi dei fattori di produzione superiori alla media a lungo termine e i prezzi di alcuni prodotti agricoli continuano a diminuire”. Inoltre, prosegue nel tweet, “in primavera gli agricoltori dell’Ue hanno dovuto affrontare condizioni meteorologiche diverse e difficili, che hanno portato a una riduzione delle proiezioni di rendimento e qualità per diversi prodotti agricoli. Allo stesso tempo, ci sono alcuni primi segnali di miglioramento. Ad esempio, i fertilizzanti sono diventati più convenienti in seguito al calo dei prezzi del gas naturale.Inoltre, pur rimanendo al di sopra del tasso di inflazione generale, l’inflazione alimentare dell’Ue sta iniziando a stabilizzarsi”, ha concluso.